Dopo tre ore di scambi, gli indici americani si confermano in terriorio positivo nel giorno in cui si chiuderanno i seggi delle elezioni di medio termine americane e alla vigilia dell’atteso comunicato della Fed in materia di quantitative easing.
La giornata e’ scarna di dati macro ma e’ comunque ricca: inizia la due giorni del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed. L’attenzione degli operatori non e’ tanto sul costo del denaro Usa (fermo dal dicembre 2008 allo 0-0.25%) ma sulle decisioni di allentamento monetario. Alle 19.15 ora italiana di domani arrivera’ l’annuncio con cui Ben Bernanke e colleghi sveleranno presumibilmente un secondo piano di quantitative easing (dopo quello adottato nel pieno della crisi) di cui si parla da settimane. Tutto si gioca sull’ammontare del programma con cui la Fed iniettera’ nuova liquidita’ nel sistema. Le ultime stime parlano di riacquisto di titoli di stato Usa per almeno $500 miliardi. Meno dei $2000 spesi nel pieno della recessione.
A riportare il focus sui tassi di interesse sono altri paesi: l’India e l’Australia li hanno alzati per frenare pressioni inflative. La mossa dell’Australia e’ da monitorare visto che ha spinto al rialzo la propria valuta: per la prima volta dal 1983 ha raggiunto la parita’ contro il dollaro americano.
Sul fronte societario si segnala il rialzo di MasterCard, grazie al balzo dei conti del terzo trimestre. Profitti in calo invece per Kellogg e Pfizer (che comunque centra le attese del mercato). Riprende anche l’M&A: Art Technology Group balza del 45% circa dopo che Oracle ha riferito di voler comprare la societa’ mettendo sul piatto $6 per azione. In questo momento il titolo vale $5.96 (+$1.86). Il colosso dell’aerospazio Boeing scivola nonostante l’ottimismo espresso sul settore cargo. Secondo il gruppo il traffico aereo legato al trasporto merci triplichera’ entro il 2029 crescendo a un tasso annuo del 5.9%.
In Europa si segnala il ritorno di pressione sui titoli di stato irlandesi. Massimo storico dello spread con quelli tedeschi con un nuovo top anche nelle quotazioni dei Cds.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna dicembre sono in progresso dell’1.8% a quota $83.93 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna un +0.27% a $1354.20 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro guadagna lo 0.98% a quota $1.4029. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale e’ a quota 2.5960% dal 2.6280% di ieri.