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Wall Street: S&P 500 a quota 1250, prima volta da settembre 2008

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Quando mancano due ore dalla fine delle contrattazioni Wall Street viaggia sui massimi intraday permettendo all’S&P 500 di toccare quota 1250 per la prima volta dal settembre 2008.

Il miglioramento si nota anche osservando l’andamento settoriale: tutti i comparti sono positivi con energetici (+0.73%) e utilities in testa (+0.53%).

I listini europei hanno chiuso in territorio positivo con Piazza Affari che ha segnato la migliore performance (+1,43%). Qualche tensione c’e’ stata invece su quelli asiatici (Shanghai -1.4%, Nikkei -0,9%, Hang Seng -0,3%) alla luce anche della situazione tra le due Coree.

La Corea del Sud ha avviato delle esercitazioni balistiche in un’area contesa nonostante le minacce di guerra della Corea del Nord. Il Comando supremo delle forze armate nordcoreane ha affermato, di “aver deciso che non vale la pena di reagire a provocazioni militari uno-contro-uno”. Inizialmente Pyongyang aveva minacciato ‘nuovi devastanti attacchi’ se la Corea del Sud non avesse cancellato le esercitazioni. E’ per questo che l’indice a Seul era arrivata a perdere l’1.5% salvo poi contenere il rosso con un -0.3%.

Nel week end la Bce ha espresso preoccupazioni sulla possibilita’ che il piano irlandese per il salvataggio delle banche possa ripercuotersi sulle operazioni a supporto della liquidita’ che la banca centrale concede alle banche irlandesi. L’istituto teme che la legislazione introdotta dal governo irlandese possa avere ripercussioni negative sul collaterale rappresentato da titoli irlandesi offerto alla stessa banca centrale. L’esposizione vs l’Irlanda è infatti elevata. Sebbene il paese conti per meno del 2% del Pil dell’area Euro, circa il 26% dei prestiti (pari a 136 miliardi di euro) concessi dalla Bce alle banche dell’area Euro sono proprio verso quelle irlandesi.

Proprio oggi Moody’s ha tagliato il rating di 5 banche irlandese inclusi titoli garantiti dal governo. La misura riguarda Allied Irish Banks, Bank of Ireland, EBS Building Society, Irish Life & Permanent e Irish Nationwide Building Society. La decisione segue l’annuncio di venerdi’ scorso della revisione al ribasso del rating sull’Irlanda di ben 5 gradini a Baa1, tre passi sopra lo status “junk” spazzatura. Alla base della decisione il fatto che questi istituti sono dipendenti dal supporto del governo.

Sempre oggi la Bce ha comunicato l’ammontare di titoli di stato acquistati la settimana scorsa, registrando un netto calo rispetto ai sette giorni prima.

In Usa torna il fermento da M&A mentre dal fronte societario questa sera verra’ resa nota la trimestrale di Adobe. EBay (EBAY) comprera’ brands4friends, sito di shopping online di Berlino, per $200 milioni. L’operatore telefonico AT&T (T) mette sul piatto $1.93 miliardi per comprare licenze wireless da Qualcomm (QCOM). Buckeye Partners (BPL) paghera’ $1.36 miliardi a First Reserve Corp per una quota dell’80% in Bahamas Oil Refining Co. International.

“Senza dati di rilievo in calendario, i trader si ritrovano ad operare in una giornata priva di fonti di ispirazione”, ha dichiarato a Marketwatch Yusuf Heusen di IG Index. L’unico risulato macro in calendario e’ stato il Chicago Fed National Economic Activity Index, che a novembre ha registrato un calo a -0.46 da -0.28 di ottobre.

Gli investitori continuano comunque a tenere d’occhio diversi fattori: ancora protagonista il timore contagio dei debiti sovrani. Alcuni analisti fanno notare poi che esiste il rischio che la stessa Francia perda la tripla A mentre viene valutata con molta attenzione l’analisi GEAB pubblicata da WSI sull’esplosione della bolla dei debiti occidentali.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna gennaio dopo essere passati in negativo ora segnano +1% a quota $88.91 il barile. Il derivato con scadenza febbraio dell’oro registra +0.60% a $1387.50 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro e’ in calo dello 0.51% a quota $1.3121. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale e’ al 3.34% contro 3.318% di venerdi’.