La seduta di borsa si e’ chiusa con gli indici in rosso a Wall Street. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.56% a 13968, l’S&P500 lo 0.46% a 1539, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.64% a 2729. Molto contenuto l’impatto dei dati macro, rivelatisi sostanzialmente in linea con il consensus del mercato. Gli operatori restano in attesa di nuovi segnali forti che possano indicare la continuazione della politica accomodante da parte della fed.
Di fondamentale importanza a tal proposito saranno i numeri sul rapporto occupazionale che verranno diffusi il prossimo venerdi’. Ricordiamo infatti che il deludente dato di agosto sull’occupazione (perdita di 4 mila posti) ha contribuito largamente al taglio di mezzo punto percentuale del costo del denaro da parte della Fed nell’ultimo meeting. Oggi l’ ADP National Employment Index ha mostrato la creazione di 58 mila nuovi posti nel settore privato, in linea col consensus. Cio’ lascia pensare ad un rimbalzo del dato di venerdi’ (comunque piu’ credibile ed accurato), per cui e’ prevista una crescita di 100 mila unita’.
Nei giorni scorsi gli aggiornamenti macro avevano gia’ segnalato un rallentamento del comparto manifatturiero; l’ultimo dato sull’indice ISM, sceso a 54.8 punti dai 55.8 del mese precedente, ha evidenziato una contrazione del settore servizi, rafforzando le chance di un ulteriore taglio dei tassi.
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Sul fronte societario, particolarmente debole e’ risultato il comparto dei semiconduttori dopo i commenti negativi della banca d’affari Morgan Stanley. Gli analisti del colosso finanziario hanno emesso rating di Underweight su Intel (INTC), Advanced Micro (AMD) e Nvidia (NVDA). INTC ha lasciato sul terreno il 2.20%, l’azione della societa’ di chip grafici e’ arretrata addirittura di oltre 4 punti percentuali. Sempre tra i titoli hi-tech, ondata di Sell (-8%) su Micron Technology (MU) dopo aver riportato una perdita nell’ultimo trimestre.
Nel comparto finanziario, Deutsche Bank (DB) ha confermato la perdita di $3.1 miliardi dovuta al “credit crunch” ma ha dichiarato che sara’ comunque in grado di registrare un profitto nell’ultimo trimestre fiscale. La banca svizzera Credit Suisse (CS) ha invece annunciato un taglio della forza lavoro (170 posti nel “business fixed-income”.
All’interno del Dow Jones, le migliori performance sono state registrate da
General Motors (GM), Home Depo (HDP) e Merck (MRK); i maggiori ribassi (oltre alla gia’ citata Intel) sono a carico di Alcoa (AA), IBM (IBM) e Caterpillar (CAT).
Sugli altri mercati, il greggio ha perso leggermente terreno passando al di sotto della soglia degli $80. I futures con consegna novembre hanno perso 8 centesimi a quota $79.97 al barile dopo che i dati settimanali sulle scorte hanno mostrato una contrazione delle riserve di benzina e prodotti distillati.
Sul valutario, l’euro e’ arretrato rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e di 1.4086. In lieve flessione l’oro: i futures con consegna dicembre sono arretrati di appena 60 centesimi a $735.70 all’oncia. In calo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.5430% dal 4.5290% di martedi’.