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WALL STREET: RIPARTE IL RALLY DEGLI INDICI USA

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in leggera lettera, ma poco dopo i maggiori indici hanno invertito tendenza. Il dato macro sull’indice ISM e’ stato inferiore alle attese (51.4 vs 52.2), ma ha comunque mostrato segni di crescita. IL prezzo del greggio e’ salito a $53 al barile.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in denaro di 109 punti a 10576 Nasdaq è in rialzo di 24 punti a 2092 e l’S&P500 sta guadagnando 13 punti a 1204.
Si stanno distinguendo in positivo i settori energia, finanziari, servizi per le telecomunicazioni, “retail”, biotecnologia e software.
Le letture del rapporto “put-call” sono state del 138% alle 10:00 e del 141% alle 11:00.

L’indice VIX si trova al livello di 12.28. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di +1800. I volumi sul NYSE sono di 638 milioni di titoli scambiati.

L’indice Dow Jones ha chiuso a quota 10467.48, circa 33 punti al di sotto di 10500. E’ importante notare che, negli ultimi due giorni, nonostante la debolezza del mercato, l’indice “advance/decline” ha fatto segnare un guadagno di +1304.
Per quanto riguarda il rapporto “put-call” le letture di ieri sono state elevate: 220% alle 15:00 e 245% in chiusura. Sarebbe positivo se il rapporto “put-call” si potesse mantenere su tali livelli per qualche altra sessione ancora.
Considerata la forza relativa degli “internals” siamo dell’opinione che il mercato si trovi in una fase di pausa , ma pur sempre in un trend rialzista “ a gradini”.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, abbiamo deciso di chiudere la nostra posizione su SLR con un profitto di circa il 10%.

Tra le posizioni rimaste, si stanno distinguendo in positivo i titoli di YHOO +2.7% e CFS +1.4%. In rialzo anche CHK e AU che stanno guadagnando lo 0.8% circa. Infine, AU e’ pressoche’ invariato.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 11 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sulla produttivita’, sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione e sugli ordinativi industriali.

POSIZIONI RIALZISTE:

YHOO (APERTA IL 13/12 A $37.65; ATTUALE $38.21; PERF +1.49%)

CHK (APERTA IL 17/3 A $22.35; ATTUALE $20.65; PERF –7.61%)

USNA (APERTA IL 21/3 A $45.0; ATTUALE $43.85; PERF –2.56%)

MERQ (APERTA IL 24/3 A $46.55; CHIUSA IL 23/5 A $46; PERF –1.18%)

AU (APERTA IL 7/4 A $35.12; ATTUALE $34.70; PERF –1.20%)

KLIC (APERTA IL 5/5 A $5.22; CHIUSA IL 19/5 A $5.74; PERF +9.96%)

SLR (APERTA IL 18/5 A $3.55; CHIUSA IL 1/6 A $3.80; PERF +9.83%)

FCS (APERTA IL 23/5 A $14.26; ATTUALE $14.47; PERF +1.47%)

BORSA:WALL STREET OK,INDICE ISM RASSICURA SU INFLAZIONE/ANSA

I listini Usa procedono in tono positivo, mettendo a segno rialzi intorno all’1%. I guadagni sono spinti dall’indice Ism manifatturiero che, pur risultando inferiore alle attese, attestandosi a maggio a 51,4 da 53,3 di aprile, è restato comunque sopra la soglia di 50 che indica una fase di espansione e, soprattutto, ha registrato, per quanto riguarda la componente dei prezzi pagati, indicativo ai fini dell’andamento dell’inflazione, un forte calo (a quota 58 dal precedente 71). Appare quindi scongiurata al possibilità di un allarme inflazione e di una stretta sui tassi più aggressiva da parte della Federal Reserve.

“Il mercato è stato a lungo preoccupato da segnali di un rialzo dell’inflazione e dalla conseguente reazione della Fed e questo dato appunto lo solleva su entrambi i fronti” osserva Milton Ezrati, economista di Lord Abbett & Co.

Guardando all’andamento dei singoli titoli, in evidenza il comparto internet, al traino di Google. Il motore di ricerca più utilizzato nel mondo avanza del 2,5%, a 284,22 dollari, dopo che Credit Suisse First Boston ha alzato il price target sul titolo nei prossimi 12 mesi da 275 a 350 dollari e confermato il rating “outperform’. Secondo gli esperti di Csfb, il titolo si avvantaggerà dello sviluppo di nuovi business e dell’aumento dei prezzi della pubblicità on line. Sugli scudi anche il colosso delle aste on line EBay che avanza di 61 cents, a 38,61 dollari.

Sotto i riflettori anche Best Buy, che balza del 3,2%, a 56,12 dollari, dopo che Goldman Sachs ha rialzato il rating sulla catena di prodotti elettronici da “in line” a “outperform”. Secondo gli esperti di Goldman, il gruppo si avvantaggerà del taglio deciso sulle promozioni, nonché del previsto aumento di vendite di televisori. Infine, si segnala il balzo di School Specialty, fornitrice di strumenti didattici.

Il gruppo s’impenna del 21,2%, a 47,55 dollari, all’indomani dell’annuncio della sua acquisizione, per circa 1,5 miliardi di dollari, da parte di un affiliata della big delle società di investimento Bain Capital Partners.

Quando sono trascorse poco più di due ore dall’avvio delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones sale dell’1% (10.571,96 punti), lo S&P 500 avanza dell’1,06% (1.204,10) e il Nasdaq è in progresso dell’1,12% (2.091,44).