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Wall Street ringrazia Bernanke

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I listini americano chiudono la seduta in territorio negativo ma con perdite molto piu’ contenute rispetto a quanto registrato fino alle 20:15 ora italiana, quando la Fed ha comunicato di aver mantenuto tassi di interesse vicini allo zero “per un periodo prolungato di tempo” e di aver deciso di tornare a comprare titoli di stato a lunga scadenza.

La conseguenza e’ stata un rialzo dei prezzi dei Treasury e una ripresa del dollaro

Il Dow Jones, arrivato a cedere 147 punti a livello intraday (tanto da esser arrivato a segnare il maggior calo in tre settimane), termina le contrattazioni in calo dello 0.51% a 10644.25 (-54.50 punti). Il Nasdaq segna un -1.24% a 2277.17 (-28.52 punti) mentre l’S&P 500 ha perso lo 0.60% a 1121.07(-6.72 punti).

A livello settoriale, gli acquisti si sono concentrati sulle utilities. In calo invece gli altri settori.

La giornata e’ stata ampiamente focalizzata sulla decisione della banca centrale guidata da Ben Bernanke. Sul fronte macro il Dipartimento del Lavoro Usa aveva annunciato che la produttivita’ non agricola e’ scesa per la prima volta in un anno e mezzo nel secondo trimestre. Gli economisti si aspettavano di meglio. Delude il costo unitario del lavoro.

Non ha centrato le attese anche il dato sulle scorte di magazzino.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre sono arretrati di $1.23 a $80.25. Il derivato con scadenza agosto dell’oro e’ avanzato di $4 a $1900. Sul valutario l’euro ha ceduto lo 0.26% a quota $1.3186. Quanto ai Treasury i prezzi del benchmark decennale sono saliti, con il rendimento che sceso al 2.7810% dal 2.8220% di ieri.