Avvio di seduta positivo per gli indici americani. Dopo aver guardato i listini scendere nella seduta precedente gli operatori sono tornati a puntare sull’azionario, sulla convinzione piu’ o meno diffusa che il peggio per l’economia sia ormai alle spalle. Continua pero’ il dibattito tra rialzisti e ribassisti. Per i primi il recente rally, che ha permesso all’indice S&P500 di risollevarsi del 34% dai minimi dello scorso marzo, dovrebbe continuare nei prossimi mesi; per gli altri, la corsa dal bottom di due mesi fa nient’altro e’ che un rally da mercato orso, destinato a dissolversi molto presto.
Di fatto c’e’ che gli ultimi dati macroeconomici hanno evidenziato un rallentamento della recessione, seppur indicando ancora un’evidente debolezza del mercato del lavoro e della spesa dei consumatori. Il dato macro rilasciato nel preborsa non ha avuto un particolare impatto sulle contrattazioni. Il deficit della bilancia commerciale Usa si e’ allargato del 5.5% nel mese di marzo, attestandosi comunque a livelli migliori delle attese.
Il presidente della BCE Trichet ieri si e’ mostrato ottimista sul recupero dell’economia a livello globale. Il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, durante un interevento nella tarda serata di ieri a mercati chiusi, si e’ detto incoraggiato dalla rapida risposta delle banche all’incremento di capitale dopo i risultati degli stress test.
Sul fronte societario, sotto pressione il colosso automobilistico Ford, dopo aver annunciato la vendita di 300 milioni di azioni per pagare col ricavato il piano di copertura medica dei propri pensionati.
Sugli scudi invece la societa’ assicuratrice di bond MBIA, in progresso del 10%, grazie ai profitti pari a $701 milioni riportati nel primo trimestre. Subito dopo la chiusura delle borse sara’ Applied Materials a comunicare i propri risultati fiscali.
Sugli altri mercati, in rialzo il greggio. Il contratto con consegna giugno guadagna $1.09 a $59.59 al barile dopo aver gia’ violato la barriera dei $60 in mattinata. Sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3677. Guadagna terreno l’oro a $919.10 l’oncia (+$5.60). Giu’ i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.22%.