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WALL STREET RIMBALZA POI SI SGONFIA SUL FINALE

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Il mercato azionario americano rialza la testa dopo tre sedute in pesante rosso, le peggiori da marzo, con gli investitori che hanno una sempre maggiore fiducia nella riconferma del numero uno della Federal Reserve, Ben S. Bernanke.

Il Dow ha guadagnato lo 0.23% a 10196.86 punti, il Nasdaq lo 0.25% a quota 2210.80, mentre l’S&P 500 lo 0.46%, attestandosi in area 1096.78.

La forte debolezza delle ultime giornate e’ stata interpretata da molti investitori come un’opportunita’ di guadagno. Particolarmente positivi in questo senso i tecnologici, in attesa di conoscere i conti di Apple e Texas Instruments.

Secondo un gruppo di analisti di Credit Suisse, guidati da Andrew Garthwaite, nei giorni scorsi “sia la revisione degli utili che i dati economici hanno nel complesso regalato sorprese positive” che non giustificano i ribassi visti in Borsa.

La riconferma di Bernanke ha iniziato ad essere messa in dubbio, contribuendo ai cali visti ultimamente in Borsa, alla fine della scorsa settimana, quando diversi senatori hanno espresso la loro contrarieta’ ad una proroga del mandato, che scade sabato. Il voto al Senato si terra’ in settimana.

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Settimana che sara’ ricca di appuntamenti chiave in ambito macroeconomico, ma non solo. Tra questi la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse e l’intervento del Presidente Obama alla State of the Union. Entrambi sono previsti mercoledi’, quando prende inoltre il via il summit economico di Davos. Venerdi’ saranno poi pubblicati i dati preliminari del PIL del quarto trimestre.

Restando in ambito macro oggi l’attenzione si e’ concentrata sulle vendite di case esistenti, le cui cifre di dicembre hanno decisamente deluso. Il tonfo del 16.7% rappresenta una battuta d’arresto piu’ pesante delle previsioni. Sui dati ha influito negativamente la scadenza degli incentivi di stimolo per gli acquirenti della prima casa.

A mercati chiusi i riflettori saranno invece puntati sui conti di Apple (+3.2%) e Texas Instruments (+2.5%), dopo che quelli di Halliburton non hanno soddisfatto gli investitori. Le azioni cedono circa lo 0.3% dopo che l’azienda di servizi petroliferi ha riportato cifre deboli sotto il profilo di fatturato e utili, anche se comunque in linea con le previsioni.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in progresso le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo guadagnano $0.72 attestandosi a quota $75.26 al barile. Sul valutario la moneta unica si rafforza a $1.4154. In rialzo l’oro a $1096.40 l’oncia (+$6.70). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ salito al 3.6300% dal 3.5980% di venerdi’.