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WALL STREET RIMBALZA, EFFETTO APPLE SUL NASDAQ

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Il mercato rimbalza dalla seduta debole di ieri, con l’entusiasmo suscitato dal nuovo tablet della Apple che ha trascinato al rialzo i titoli dei tecnologici. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.41% a 10236.16 punti, il Nasdaq lo 0.8% a quota 2221.41, mentre l’S&P 500 e’ avanzato dello 0.49% in area 1097.50.

L’azionario ha fatto fatica per buona parte della seduta, deluso dall’outlook fiacco di piu’ blue chip, tra cui Boeing e Caterpillar, e dall’inaspettata contrazione, la secondo consecutiva su base mensile, delle vendite di case nuove.

Dopo la consueta riunione di due giorni, la Federal Reserve ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse, come ampiamente atteso, e al contempo ha utilizzato ancora una volta la frase “per un periodo prolungato”. La decisione non e’ pero’ stata unanime con l’unico voto contrario che e’ arrivato da Thomas Hoening.

A Washington gli appuntamenti di rilievo sono tutt’altro finiti, dopo un’intensa audizione sul caso AIG, che ha visto il segretario del Tesoro Geithner difendersi a spada tratta, il presidente Obama terra’ il suo primo intervento sulla State of the Union.

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Il discorso dell’inquilino della Casa Bianca dovrebbe concentrarsi sul mercato del lavoro e sull’economia, con Obama che cerchera’ in tutti i modi di respingere le critiche che gli sono piovute addosso per aver sprecato tempo nella messa a punto del piano di riforma del sistema del sistema sanitario.

Strappo nel pomeriggio dei titoli Apple, che hanno imboccato la strada dei rialzi non appena l’AD Steve Jobs ha annunciato il costo del modello base del nuovo dispositivo portatile iPad (un iPhone piu’ grande ma in grado di offrire un numero maggiore di funzioni multimediali): i $499 fissati come prezzo di partenza hanno lasciato spiazzata la comunita’ degli investitori. Un contratto con AT&T avra’ il costo di $29.99 al mese.

All’inizio dell’evento di San Francisco i titoli dell’azienda californiana cedevano il 2% circa, ma poi sono virati in positivo sulle notizie legate al prezzo di lancio. Anche i titoli dell’operatore tlc AT&T hanno guadagnato terreno, portandosi in vetta al Dow.

Nel frattempo sono iniziate a circolare voci secondo cui Disney avrebbe stretto un accordo con la Apple per distribuire i contenuti sull’iPad, ma ancora non e’ arrivata la conferma ufficiale da parte delle parti in causa. Le azioni del colosso dell’intrattenimento hanno ceduto oltre un punto percentuale.

Nell’ultima serie di trimestrali societarie pubblicate, nel complesso le aziende hanno fatto meglio delle attese. Tuttavia diverse blue chip hanno emesso un outlook tiepido per il 2010, forse nel tentativo di sgonfiare le attese esageratamente ottimiste di Wall Street.

Il colosso industriale Caterpillar ha perso il 4.3% a causa dell’emissione di un outlook debole per l’anno appena iniziato. Gli utili trimestrali sono invece risultati migliori delle stime. Il gigante dell’aerospazio Boeing ha riportato profitti superiori al previsto nel trimestre, ma le previsioni sul 2010 non ha convinto del tutto. Tuttavia con un impennata sul finale le azioni sono riuscite a chiudere in rialzo di oltre il 7% una seduta che invece era partita male.

Anche United Technologies ha superato le attese, ma la societa’ produttrice di condizionatori d’aria e ascensori ha detto di aspettarsi attivita’ deboli nel settore della costruzione di prodotti domestici commerciali. Debolezza che potrebbe pero’ essere in parte offuscata da una crescita in Cina.

Yahoo! e’ stata in grado di raggiungere i suoi obiettivi sugli utili, rendendo noto che dovrebbe farcela a registrare una crescita del fatturato nel primo trimestre. Si tratterebbe della prima volta in un anno e mezzo. Dopo il suono della campanella sara’ Qualcomm a riportare i propri conti.

Tra i settori rimbalzano le banche dopo il sell-off di cui sono cadute vittima ieri verso il finale di seduta per via dei titmori dell’annuncio di un giro di vite sul settore da parte di Washington in vista del discorso dell’inquilino della Casa Bianca sullo Stato dell’Unione. Il voto al Senato per la conferma di Ben Bernanke al timone della Federal Reserve e’ atteso invece per domani.

Sugli altri mercati i futures sui petrolio che sull’oro hanno ripiegato, sfavoriti dal nuovo rafforzamento del dollaro. L’asta di titoli a cinque anni da $42 miliardi ha avuto un esito positivo, con un rapporto bid-to-cover di 2.80 e un rendimento elevato di 2.375.

Nel comparto energetico i futures con consegna marzo sono arretrati di $1.04 attestandosi a quota $73.67 al barile. Sul valutario la moneta unica si e’ indebolita a $1.4019. In calo l’oro a $1086.50 l’oncia (-$13.00). Sono arretrati anche i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ salito di 14 punti base al 3.6440%.