Wall Street: ribassisti hanno la meglio, sempre male l’immobiliare

di Redazione Wall Street Italia
22 Settembre 2010 17:40

Peggiora la situazione mentre il mercato si avvicina a meta’ seduta. La debolezza e’ molto piu’ pronunciata della media nel settore tecnologico, penalizzato dalla guidance inferiore alle previsioni e dalla delusione per l’incremento del 23% del dividendo decisa da Microsoft.

Sul Dow si fanno sentire i cali di Microsoft e Hewlett-Packard. Buy su Alcoa e Procter & Gamble. Il pessimismo sulle prospettive del settore tech ha un impatto anche su eBay, nonostante la societa’ di aste online ha rivisto al rialzo l’outlook sugli utili sulla parte alta del range stabilito in precedenza.

L’azionario americano e’ dunque destinato a ridurre i guadagni visti sin qui in settembre, sulla falsa riga di quanto sta accadendo sui mercati d’Europa dopo la chiusura mista della regione di Asia e Pacifico. Le borse di Cina, Taiwan e Corea del Sud sono chiuse il resto della settimane per le festivita’ di meta’ autunno.

Il tutto all’indomani della decisione della banca centrale americana di aprire uno spiraglio alla possibilita’ di mettere a punto un secondo round di quantitative easing. Per il momento pero’ la Fed prende tempo, resta a guardare e per “un periodo prolungato” lascia il costo del denaro laddove si trova dal dicembre del 2008, ovvero nel range 0-0.25%, minimi record.

La reazione del mercato ieri e’ stata di un immediato entusiasmo, poi sgonfiatosi. D’altra parte nel comunicato finale si legge che l’economia Usa resta debole e che la preoccupazione maggiore ora e’ la deflazione.

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Sul fronte macro, le richieste di prestito immobiliare hanno segnato un calo dell’1.4% nella settimana terminata il 17 settembre. Male l’indice dei prezzi delle case a cura della FHFA.

In ambito di notizie societarie, crolla Adobe dopo i conti di ieri sera. A deludere e’ stata in particolare la guidance. Anche Microsoft fa fatica (-1% circa), dopo che il colosso el software ha alzato il dividendo trimestrale di tre centesimi a $0.16 per il trimestre (+23%). La delusione e’ stata grande.

Nel frattempo eBay brucia i guadagni della primissima mattinata, nonostante abbia annunciato che nel terzo trimestre del 2010 i risultati raggiungeranno la parte alta della forchetta stabilita il 21 luglio scorso.

Sugli altri mercati, mentre titoli di Stato e oro continuano la corsa, che ha preso il via ieri dopo il comunicato della Fed, il dollaro e’ sottoposto a forti pressioni, scivolando ai minimi di cinque mesi contro l’euro. L’indice delle commodity avanza di oltre lo 0.8%.

I volumi sono per ora sopra la media nell’indice composito (NYSE 392 milioni, Nasdaq 1.12 miliardi di titoli passati di mano), con i titoli in rialzo che sono in numero minore rispetto a quelli in ribasso (1031/1872 sul NYSE, 767/1698 sul Nasdaq) e con i nuovi massimi che si confrontano con i nuovi minimi in rapporto di 121 a 9 sul NYSE e 60 a 23 sul Nasdaq.

Tra i settori, si distinguono in rialzo: Base Metals-DBB +1.7%, Copper-JJC +2.4%, Copper Miners-COPX +1.5%, Volatility-VXX +1.5%, Sugar-SGG +1.5%. Thailand-THD +1.4%, Swiss Franc-FXF +1.0%, Peru-EPU +0.9%. In ribasso: Regional banks-KRE -2.6%, Insurance-KIE -1.6%, Semis-SMH/IGW -1.6%, Airlines-FAA -1.4%, Financials-XLF -1.4%, Home Builders-XHB -1.4%, Canada-EWC -0.9%, Colombia-GXG -09%