Seduta negativa per i mercati americani, spinti al ribasso dopo che i risultati e le previsioni annunciate dal colosso dei PC Hewlett Packard (HPQ – Nyse) hanno aggravato quelle preoccupazioni sulla ripresa dei profitti societari che lo spettro di una guerra ha gia’ alimentato negli ultimi tempi.
Bassi i volumi di scambio. Fino alle ore 12:00 di New York, al Nasdaq sono state scambiate 546,94 milioni di azioni, al Nyse 577,30 mln. Il volume dei titoli in ribasso e’ inoltre nettamente superiore a quello del fronte rialzista per entrambi i mercati.
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Il gruppo informatico e blue chip del Dow Jones ha battuto le stime sugli utili del primo trimestre, ma ha deluso quelle sulle vendite, il cui ‘outlook’ rimane poco convincente anche per i prossimi mesi. Sulla scia dei risultati annunciati, la banca d’affari Goldman Sachs ne ha tagliato il rating sul titolo da Outperform a In-Line e abbassato le previsioni sugli utili del 2003 ritenendo che non ci siano ragioni per cui gli investitori dovrebbero entusiasmarsi sul titolo ai suoi attuali livelli. Il titolo cede oltre il 12% pesando sul Dow Jones e sui gruppi hardware (GHA) e semiconduttori per Pc (SOX).
“Sia che gli investitori si focalizzino sulle notizie societarie che su quelle geopolitiche, oggi, vista Hewlett Packard e la situazione internazionale, il trend dei listini non puo’ che essere al ribasso – ha detto Arthur Hogan, chief market analyst per Jefferies & Co. – l’altro focus possibile e’ quello della macroeconomia, ma non ci sono dati previsti per oggi”.
“HP non sta mostrando una crescita del fatturato e questa e’ una grande preoccupazione – ha detto Arthur Hogan, chief market analyst per Jefferies & Co. – e’ positivo che le societa’ stiano tagliando i costi, ma abbiamo bisogno di risultati concreti, ovvero che la domanda torni a salire”.
Del resto i guadagni messi a segno ieri dai mercati nel finale di seduta, secondo alcuni esperti, non sarebbero sostenibili.
“Il piccolo rally di ieri dai mercati e’ gia’ lontano. E’ stato realizzato senza convinzione e con bassi volumi” ha commentato Giles McMullen, chief market analyst per Financial Spreads.
Sul fronte internazionale, da segnalare che il presidente Saddam Hussein in un’intervista alla CBS che verra’ trasmessa integralmente questa sera, ha negato rapporti con Al Qaeda, ha detto che non distruggera’ i missili perche’ “non superano i limiti” e ha sottolineato che non intende andare in esilio.
Tra le notizie delle ultime ore che hanno contribuito al clima negativo di Wall Street, quella che la Turchia ha bloccato i movimenti delle petroliere nella zona di confine tra Iraq e Turchia, ordinando a tutti i capitani che si trovano ancora in Iraq di lasciare il Paese. Gli ambasciatori e il corpo diplomatico turco, inoltre, hanno gia’ abbandonato le proprie sedi a Bagdad.
Sul fronte societario, non mancano tuttavia diversi spunti bullish che nel corso della mattinata avevano aiutato i listini a tentare il recupero
► Microsoft (MSFT – Nasdaq): la banca d’affari Deutsche Bank ha alzato il rating sul colosso software portandolo da Hold a Buy. La banca ritiene che la maggior parte delle notizie negative specifiche al titolo siano gia’ incorporate nella sua attuale quotazione, incluse le caute previsioni del management, la debolezza della spesa in Information Technology, la minaccia del sistema operativo Linux e il caso pendente dell’antitrust in Europa. Secondo Deutsche Bank gli investitori con un orizzonte temporale di 12 mesi dovrebbero considerare di acquistare il titolo adesso, dato il conveniente rapporto rischi/benefici che offre.
► Oracle (ORCL – Nasdaq): la banca d’affari Bernstein ha alzato il rating sulla societa’ software da Mkt Perform a Outperform. L’upgrade si basa sulla convinzione della banca che i risultati del secondo semestre del 2003 saranno in linea con le aspettative mentre le previsioni sulla prima meta’ del 2004 supereranno le stime del consensus grazie al miglioramento delle dinamiche nel core business dei database.
Tuttavia il settore software (GSO) e’ in ribasso e MSFT e ORCL registrano performance deboli.
► Tellabs (TLAB – Nasdaq): la banca d’affari Goldman Sachs ha alzato il rating sulla societa’ di infrastrutture network da Underperform a In-Line. Alla base della decisione, considerazioni sulla valutazione del titolo in rapporto ai fondamentali dell’azienda. La banca sottolinea che le azioni TLAB sono calate del 32% dal 4 novembre e adesso sono vicine al proprio fair value. Mentre esiste ancora la possibilita’ che il titolo possa perdere un altro 10%-15% del valore, precisa la banca, il rischio non e’ tale da poter giustificare un rating Underperform.
TLAB e’ in rialzo insieme a Lucent (LU – Nyse) e Nortel (NT – Nyse), tuttavia, il settore networking (NWX) cede terreno, insieme al colosso Cisco (CSCO – Nasdaq)
► Texas Instruments (TXN – Nyse): la banca d’affari Wachovia ha confermato il rating ‘Outperform’ sul titolo chip. Il titolo tuttavia cede terreno insieme al settore (SOX) sulla scia di HP.
► International Paper (IP – Nyse): la banca d’affari Prudential ha alzato il rating sul colosso cartario da Sell a Hold portando il price target da $28 a $31. Il titolo guadagna oltre l’1%
► Tiffany (TIF – Nyse): la casa del lusso nel quarto trimestre fiscale ha ottenuto utili e fatturato superiori alle attese. Guardando avanti, la societa’ prevede che per l’anno fiscale 2003 utili per azione di $1,33-$1,38 (Multex prevede $1,36 per azione). Il titolo avanza di oltre il 5%.
► Tyco (TYC – Nyse): secondo la banca d’affari JP Morgan il titolo della conglomerata industriale ha una valutazione molto attraente. Il titolo segna un progresso superiore al 3,5%.
► Altria (MO – Nyse): il colosso del tabacco ha annunciato un nuovo programma di buyback del valore di $3 miliardi, da realizzarsi entro un anno. Il titolo riesce a mantenersi in territorio positivo.
Tra le notizie bearish , va invece segnalato che la Securities and Exchange Commission, l’organo di controllo della borsa Usa, ha avvisato la banca d’affari Morgan Stanley (MWD – Nyse) che potrebbe dover rispondere di abusi commessi nel corso delle Ipo da essa effettuate.
Il settore brokeraggio (DJ_SCR) cede terreno, insieme a JPM (JPM – Nyse) e
DA SEGNALARE
I prezzi dei contratti future su greggio , combustibile per riscaldamento e gasolio hanno registrato un sensibile incremento dopo che il Dipartimento per l’Energia Usa ha comunicato che l’offerta dei tre prodotti energetici si e’ ulteriormente contratta la scorsa settimana. Le scorte di distillati si e’ ridotta di 4,5 milioni di barili (MB) portandosi a 99,1 MB, al di sotto di 100 MB per la prima volta dal maggio 2000. Le scorte di greggio sono calate di 1 MB a quota 271,9 MB (in calo del 16,3% rispetto ai livelli dello scorso anno). Le scorte di gasolio sono diminuite di 3,1 MB a 208,1 MB (-5,1% rispetto ai livelli del 2002). Il future sul greggio con scadenza aprile e’ cosi’ aumentato di $0,64 a $36,70 al barile. Il contratto con scadenza marzo sul combustibile per riscaldamento e’ aumentato di 1,04 centesimi a $1,13 al gallone e quello sul gasolio di 1,27.
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