*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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La sessione di oggi, “Columbus Day”, si e’ aperta in lettera. Google (GOOG) ha firmato un accordo commercaile con Warner Music Group (WMG). Il prezzo del greggio e’ in rialzo dell’1.6% a $60.70 al barile.
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in ribasso di 9 punti a 11840, il Nasdaq e’ in denaro di 8 punti a 2308 e l’S&P500 e’ invariato a 1349.
L’indice VIX e’ al livello di 11.74.
Lindice “advance/decline” sta facendo registrare una lettura di +100.
Negative le performaces dei settori distillerie, servizi per la telecomunicazione mobile e automobili; in rialzo invece acciaio, alluminio, raffinerie e Internet retail..
I volumi sul NYSE sono di 466 milioni di titoli scambiati.
TRADING OPERATIVO:
Questa mattina, BBY e’ pressoche’ invariato, mentre PDS guadagna oltre il 3%.
Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:
Domani mattina, sara’ pubblicato il dato macro sul “tresury Budget”.
POSIZIONI RIALZISTE:
SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; CHIUSA IL 20/7 A $3.90; PERF. –24.14%)
FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; CHIUSA IL 26/7 A $31.60; PERF +15.54%)
BBY (APERTA IL 28/7 A $44.95; ATTULE $46.53; PERF +3.52%)
PDS (APERTA IL 19/9 A $32.70; ATTULE $33.00; PERF +0.92%)
BORSA:W.STREET DEBOLE SU CRISI COREA NORD,BALZO GREGGIO/ANSA
Wall Street procede debole, in scia ai timori per le tensioni geopolitiche profilate dall’annuncio della Corea del Nord di aver effettuato un test nucleare ignorando l’opposizione della comunità internazionale. Ma sul mercato pesa anche il rimbalzo segnato dalle quotazioni del greggio, tornate in vista dei 61 dollari al barile sulla piazza di New York dopo l’annuncio dell’Opec di voler procedere a un taglio della produzione di circa un milione di barili al giorno per contrastare il declino dei prezzi degli ultimi due mesi.
Gli indici risentono inoltre della cautela con cui tradizionalmente si guarda all’avvio delle tornate trimestrali. Domani il flusso di risultati finanziari inizierà, come di consueto, con la comunicazione di Alcoa, la big dell’alluminio. Da segnalare oggi il volume ridotto di scambi (-14% rispetto a lunedì della scorsa settimana) per la celebrazione del Columbus Day.
Guardando all’andamento dei singoli titoli, è ancora cedente General Motors ([[GM]]) dopo il tonfo di venerdì scorso (-6,2%): il colosso automobilistico cede 27 cents, a 30,75 dollari, risentendo ancora dell’uscita di scena dal board avvenuta venerdì scorso del rappresentante del maggiore azionista, Kirk Kerkorian, che intendeva così esprimere il suo disappunto per il fallimento dei negoziati finalizzati a un’alleanza con Renault-Nissan. Gli esperti si attendono ora manovre decise da parte di Kerkorian volte a ottenere un rimpasto del Board che potrebbe avvenire, in caso il finanziere trovasse altri alleati di peso, in occasione dell’assemblea annuale degli azionisti il prossimo giugno.
Va giù anche il colosso telefonico Verizon ([[VZ]]), appesantito da un downgrading di Citigroup che prefigura risultati al di sotto delle attese nei prossimi due anni. Il titolo cede dunque 20 cents, a 36,60 dollari. Bene invece l’altra big del settore, AT&T ([[T]]), che si avvale, all’opposto, di un upgrading, sempre di Citigroup, e mette a segno un guadagno di 20 cents, a 31,98 dollari.
Secondo gli analisti, la società ha maggiore potenziale di profittabilità di Verizon nei prossimi tre anni. Sugli scudi Cablevision, in progresso del 12%, a 26,75 dollari, dopo la notizia che la famiglia Dolan, cui attualmente fa capo circa il 71% dei diritti di voto nel capitale della tv via cavo, ha deciso di proporre nuovamente un’ offerta da 7,9 miliardi di dollari finalizzata ad acquisire la totalità delle azioni del gruppo.
Male la big delle carte di credito Mastercard ([[MA]]) che cede 3,64 dollari, a 71,51 dollari, dopo il downgrading sul titolo operato da Citigroup e Goldman Sachs. Sorride invece Google ([[GOOG]]), in progresso di 9,49 dollari, a 429,99 dollari, sulle indiscrezioni di stampa che la danno in procinto di acquisire YouTube.com, popolare sito di videoclip. Intanto, il motore di ricerca leader su internet ha annunciato oggi di aver siglato con Sony Bmg e Warner Music Group un accordo per offrire servizi musicali.
Quando sono trascorse tre ore circa dall’avvio delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones segna -0,06% (11.842,92 punti), lo S&P 500 si attesta su +0,04% (1.350,13) e il Nasdaq sale dello 0,37% (2.308,49).