WALL STREET REAGISCE, TORNANO I BUY

di Redazione Wall Street Italia
13 Marzo 2008 19:00

I listini americani hanno recuperato dalle debolezza iniziale e a due ore dalla conclusione delle contrattazioni si muovono in territorio positivo. Il Dow Jones, arrivato a segnare una perdita di oltre 200 punti, avanza dello 0.66% a 12190, l’S&P500 dello 0.81% a 1319, il Nasdaq segna +1.19% a 2270. L’inversione del movimento si e’ avuto con l’annuncio dell’agenzia di rating Standard & Poor’s, secondo cui la crisi legata ai mutui subprime e’ ormai vicina alla fine
per la maggior parte delle grosse banche d’affari.

La debolezza dello stato economico e la nuova impennata dei prezzi energetici continuano comunque a rappresentare elementi di preoccupazione. Ad intensificare i timori sul settore bancario e’ la notizia relativa al collasso di un fondo gestito dal Carlyle Group per cui sono state stimate perdite di circa $16 miliardi in caso di liquidazione per il mancato raggiungimento di un accordo con i creditori.

Sul fronte macroeconomico, male gli ultimi dati che hanno evidenziato un brusco rallentamento, inatteso, della spesa dei consumatori. Nell’ultimo mese le vendite al dettaglio hanno registrato una contrazione dello 0.6%, soprendendo gli analisti che avevano invece stimato un rialzo dello 0.2%.

“Le operazioni della Fed sono senza dubbio apprezzabili ma con molte probabilita’ inizieranno a produrre gli effetti sperati solo tra alcuni mesi. Al momento l’economia continua ad apparire debole e il mercato ne risente” ha affermato Peter Dixon di Commerze Bank.

Mercato ricco di insidie ma anche di opportunita’. E con news gratis, non vai da nessuna parte. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Il petrolio continua a trattare a livelli record e cio’ non puo’ che avere un impatto negativo sui risultati societari e la spesa dei consumatori. I futures con consegna aprile sull’oro nero guadagnano 18 centesimi a $110.10 al barile. Altro fattore da non trascurare e’ la debolezza del dollaro, scivolato al di sotto dei 100 yen per la prima volta in 12 anni. L’euro e’ ancora in progresso rispetto ala valuta americana, ora scambiato a 1.5579. “Il greenback sembra essere in caduta libera. Le esportazioni continuano a crescere, ma a scapito dei consumatori, gia’ messi in ginocchio dagli incrementi delle bollette e dalla crisi del credito” dichiara Paul Mendelsohn, capo degli investimenti di Windham Financial.

Sugli altri mercati, l’oro ha superato la soglia psicologica dei $1000 ed in questo momento segna un rialzo di $14.00 a $994.50 all’oncia. In progresso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4660%.

parla di questo articolo nel Forum di WSI