Dopo l’avvio di settimana euforico e la forte accelerazione di meta’ mattinata, gli indici azionari hanno progressivamente perso smalto nel corso della seduta, chiudendo solo con un modesto guadagno rispetto ai valori di ieri.
Il Dow Jones (DJIA) e’ avanzato dello 0,13% a quota 8793,12. Nell’intraday l’indice industriale aveva raggiunto i livelli piu’ elevati da meta’ gennaio. Leggermente migliore la performance del Nasdaq (IXIC, +0,42%) che, dopo aver toccato i massimi di un anno, ha archiviato la giornata a 1563,24 punti.
Anche oggi i volumi di contrattazione sono stati relativamente elevati: 1,5 miliardi di titoli scambiati al Nyse e 2,0 miliardi al Nasdaq. Da sottolineare il rapporto advance/decline piuttosto bilanciato in entrambe gli “exchange”. Al Nyse hanno registrato un rialzo 1.887 titoli contro i 1.363 che hanno chiuso in calo. Al Nasdaq la proporzione e’ stata di 1871 a 1358. L’indice della volatilita’ VIX segna un rialzo dell’1,06% a 22,00 punti.
I DATI DI CHIUSURA
INDICI DI BORSA | Ticker | Valore | Variaz % |
Max 12 mesi |
Min 12 mesi |
Dif.(%) da max 12 mesi |
Dif.(%) da min 12 mesi |
DJIA | DJIA | 8793.12 | 0.13 | 10118.51 | 7197.49 | -13.10% | 22.17% |
S&P 500 | SPX | 953.22 | 0.18 | 1085.98 | 768.63 | -12.22% | 24.02% |
Nasdaq | IXIC | 1563.20 | 0.42 | 1671.3 | 1108.5 | -6.47% | 41.02% |
Nasdaq 100 | NDX | 1173.31 | 0.06 | 1264.86 | 795.25 | -7.24% | 47.54% |
INDICI DI SETTORE (a) |
Ticker | Valore | Variaz % |
Max 12 mesi |
Min 12 mesi |
Dif.(%) da max 12 mesi |
Dif.(%) da min 12 mesi |
Internet | ECM | 68.70 | 1.97 | 67.54 | 29.2 | 1.72% | 135.27% |
Software | GSO | 123.79 | 1.33 | 125.97 | 77.63 | -1.73% | 59.46% |
Finananziario | DJ_FIN | 160.38 | 1.03 | 182.89 | 127.71 | -12.31% | 25.58% |
Retail | RLX | 312.30 | 0.84 | 345.6 | 243.8 | -9.64% | 28.10% |
Difesa | DFX | 151.47 | 0.48 | 203.47 | 125.9 | -25.56% | 20.31% |
Assicurazione | DJ_INS | 310.85 | 0.42 | 357.21 | 243.59 | -12.98% | 27.61% |
Hardware | GHA | 203.32 | 0.39 | 212.3 | 110.5 | -4.23% | 84.00% |
Energia | DJ_ENE | 199.92 | -0.03 | 219.94 | 169.06 | -9.10% | 18.25% |
Farmaceutico | DRG | 315.87 | -0.11 | 340.5 | 237.7 | -7.23% | 32.89% |
Networking | NWX | 191.01 | -0.24 | 210.6 | 79.3 | -9.30% | 140.87% |
Semiconduttori | SOX | 363.99 | -0.37 | 505.8 | 209.4 | -28.04% | 73.83% |
Petrolifero | OIX | 270.79 | -0.56 | 327.96 | 232.66 | -17.43% | 16.39% |
Utility | UTY | 290.10 | -0.60 | 337.78 | 202.82 | -14.12% | 43.03% |
Gas Naturale | XNG | 195.62 | -0.97 | 197.94 | 105.53 | -1.17% | 85.37% |
Biotech | BTK | 447.81 | -1.87 | 458 | 275.1 | -2.22% | 62.78% |
Oro-Argento | XAU | 71.77 | -3.73 | 89.11 | 54.67 | -19.46% | 31.28% |
DATI SUI MERCATI (b) |
|||
volume Nyse (*) | 1508.24 | VOLATILITA’/OPZIONI | Valore |
volume Nasdaq (*) | 2042.66 | Vix | 22.00 |
volume Nasdaq 100 (*) |
1381.34 | Vxn | 30.22 |
volume DJIA (*) | 267.51 | Index put-call ratio | 1.48 |
titoli Nyse in rialzo |
1887 | Equity put-call ratio |
0.59 |
titoli Nyse in ribasso |
1363 | TREASURIES | yield |
titoli Nyse invariati |
189 | scadenza a 5 anni | 2.34% |
titoli ai massimi-Nyse (c) |
287 | scadenza a 10 anni | 3.43% |
titoli ai minimi-Nyse (c) |
7 | scadenza a 30 anni | 4.41% |
titoli Nasdaq in rialzo |
1871 | PETROLIO | prezzo/barile |
titoli Nasdaq in ribasso |
1358 | Future Crude | $28.58 |
titoli Nasdaq invariati |
210 | VALUTE | cambio |
titoli ai massimi-Nasd (c) |
275 | Cambio Euro/Dollaro | 1.176 |
titoli ai minimi-Nasd (c) |
7 | Cambio Dollaro/Yen | 118.62 |
Elaborazione dati a cura dell’Ufficio Studi di
WallStreetItalia
LEGENDA:
(a) gli indici di settore sono ordinati in
base alla performance giornaliera
(b) le quotazioni sono rilevate al momento
della chiusura dei mercati di riferimento
(16:00 – 22:00 ora
italiana)
(*) milioni di pezzi scambiati
(c) il valore si riferisce al
numero di titoli scambiati sul Nyse e sul Nasdaq
che hanno raggiunto i
nuovi massimi e minimi degli ultimi 12 mesi nella seduta odierna
IL COMMENTO DELLA SEDUTA
A parte i massicci interventi di “short seller” e “hedge fund”, sul mercato oggi ha pesato soprattutto il dato deludente sugli ordini di beni durevoli, che ad aprile sono scesi del 2,4% contro il -1,0% atteso dagli analisti.
Le cifre hanno alimentato i dubbi degli operatori sulla possibilita’ che nel secondo semestre la crescita degli utili societari Usa sara’ tale da giustificare gli attuali prezzi delle azioni.
“In questo momento il comparto manifatturiero costituisce uno dei maggiori freni alla crescita dell’economia USA – osserva Joel Naroff, chief economist di Naroff Economic Advisors -, e non ci sono segnali che la situazione migliorera’ presto”.
Dagli indicatori tecnici, tuttavia, continuano ad arrivare segnali incoraggianti sulla crescita dei listini. Sebbene gli analisti avvertono che alcune situazioni di ipercomprato potranno limitare i guadagni, il “momentum” del mercato resta sostanzialmente forte.
A livello settoriale, sono state buone le performance dei titoli Internet (GIN), software (GSO) e finanziari (DJ_FIN). Giu’ invece oro (GOX) e biotech (BTK). Tra le singole società, e’ stata positiva la prova di Rambus (RMBS – Nasdaq, +6,75%), dopo una favorevole sentenza giudiziaria, Costco (COST – Nasdaq, +3,98%), che ha battuto le previsioni sia sull’EPS che sulle vendite, e Boeing (BA – Nyse, +1,61%), in linea con i target sui livelli di consegne. Ha invece perso terreno eBay (EBAY – Nasdaq, -1,81%), a causa di alcune preoccupazioni legali.
Sul fronte valutario, il dollaro ha nettamente recuperato nei confronti dell’euro dopo lo scivolone della vigilia, che lo aveva portato al nuovo minimo storico di $1,1933. Nel tardo pomeriggio a New York il cambio tra le due valute e’ a quota $1,1759.
Gli analisti avvertono pero’ che non si tratta di un’inversione di tendenza. Secondo Tim Stewart, di Morgan Stanley, “i fattori che hanno determinato l’indebolimento del biglietto verde permangono”. Tra questi, il deficit pubblico e delle partite correnti Usa, l’abbandono della politica del dollaro forte da parte della Casa Bianca e la politica monetaria espansiva della Federal Reserve.
Al mercato obbligazionario hanno leggermente perso terreno i titoli di Stato, con il rendimento sul Treasury a 10 anni (TNX), banchmark della categoria, al 3,43% contro il 3,40% della chiusura di ieri. Ricordiamo che i rendimenti seguono un andamento inverso rispetto ai prezzi.
Tra gli altri temi della giornata, il presidente George Bush ha firmato la legge sul piano di stimoli fiscali per $350 miliardi. Sebbene la cifra sia la meta’ di quella originariamente proposta dalla Casa Bianca, si tratta del terzo taglio alle tasse piu’ elevato della storia americana.
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