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WALL STREET: RAFFICA DI REVISIONI AL RIBASSO

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E’ durato solo pochi minuti il rimbalzo che i mercati avevano messo a segno nelle prime battute della seduta.

Wall Street ha infatti ingranato la retromarcia dopo la prima mezz’ora di contrattazioni, complici le banche d’affari che, dopo la pausa dei giorni scorsi, sono tornate ad emettere note negative su titoli e settori.

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TEMI DELLA GIORNATA
Prudential ha tagliato le stime sugli utili di molti broker, citando la debolezza del settore. Nel mirino della banca d’affari e’ finita, tra le altre, Goldman Sachs (GS – Nyse), downgradata anche da Salomon Smith Barney .

Immediato e’ stato il dietrofront dei titoli finanziari, che in mattinata avevano beneficiato del rialzo di Citigroup (C – Nyse), sull’onda della nota positiva di Lehman.

Banc of America ha emesso un giudizio negativo sui semiconduttori (SOX ), mentre Morgan Stanley ha downgradato il colosso delle infrastrutture Internet Cisco Systems (CSCO – Nasdaq). Per quanto riguarda i telefonici, Fitch ha emesso un downgrade su SBC Communications (SBC – Nyse) e BellSouth (BLS – Nyse), mentre Merrill ha colpito il comparto auto (DJ_ATO ).

Oltre alla valanga di downgrade sui settori, il trend rialzista e’ stato annullato anche dalla comunicazione dell’indice sulla fiducia degli investitori Usa calcolato dalla banca d’affari UBS. L’indicatore ha testato il livello piu’ basso mai raggiunto.

Il cocktail di notizie negative non ha faticato cosi’ ad azzerare l’iniziale ottimismo degli investitori, che erano stati confortanti dalle dichiarazioni positive rilasciate in Giappone da Michael Dell, amministratore delegato e fondatore dell’omonima societa’. Dell ha sottolineato di essere fiducioso sulla ripresa delle vendite dei computer, cosa che ha trainato al rialzo il titolo Dell (DELL – Nasdaq). Notizie confortanti arrivano poi da colossi del calibro di Merck (MRK – Nyse), di Hewlett Packard (HPQ – Nyse) e di Eastman Kodak (EK – Nyse).

Il ritorno del segno meno ha avuto un effetto domino anche sul dollaro , che ha ritracciato contro l’euro.

LA SITUAZIONE DEGLI INDICI

Con il rally di venerdi’, i mercati Usa sono cresciuti per la terza settimana consecutiva. I progressi hanno subito scatenato un faccia a faccia tra rialzisti e ribassisti, che hanno iniziato a formulare previsioni sull’azionario e in particolare sulla solidita’ e sulla tenuta dei recenti progressi.

Una cosa e’ certa. Non e’ ancora il momento di esultare. La prudenza e’ la parola d’ordine sui mercati.

I risultati trimestrali si sono rivelati migliori di quanto si temesse, ma e’ da sottolineare come molte societa’ in passato avessero gia’ tagliato le stime. Inoltre, la condizione di ipercomprato sul settore software e’ un campanello d’allarme. La stessa Federal Reserve sarebbe preoccupata per la debolezza della ripresa economica. Secondo alcuni quotidiani la Banca centrale americana dovrebbe ridurre i tassi prima della fine dell’anno.

Per quanto riguarda l’analisi tecnica, occhio all’importante supporto a quota 8.267 del Dow Jones. Nel caso in cui venisse sfondato questo livello, prossimi test potrebbero essere in area 8.030-8.010 punti. Guardando al rialzo, importante l’obiettivo posto a 8.560-8.610, superato il quale l’indice incontrerebbe una nuova resistenza a quota 8.750.

Il Nasdaq, in prossimita’ della media mobile a 100 giorni, punta ora all’importante livello di resistenza in area 1.345-1.350, oltre al quale si aprirebbero spazi per un proseguimento in zona 1.395-1.430. Viceversa un ritracciamento avrebbe come ostacoli al ribasso la soglia psicologica di 1.300 punti, seguita da 1.281 e 1.250 punti.

SETTORI

►hardware (GHA). Le dichiarazioni positive di Michael Dell non sono state capaci di risollevare il comparto, cosi’ come la buona performance di Hewlett Packard (HPQ – Nyse). Tra le notizie negative da segnalare la decisione della societa’ archiviazione dati Brocade Communications (BRCD – Nasdaq) di tagliare le stime sui risultati del quarto trimestre, complice la debolezza della spesa per l’Information Technology. Le dichiarazioni hanno trascinato al ribasso Qlogic (QLGC -Nasdaq) e Emc (EMC -Nyse).

► finanziari (DJ_FIN). Il comparto si muove all’insegna della debolezza, dopo aver beneficiato inizialmente della decisione di Lehman di premiare Citigroup. Grande attesa per gli utili di American Express (AXP -Nyse). A deprimere il settore, i giudizi negativi sui titoli di Salomon e Prudential.

►farmaceutici (DRG). I titoli del settore tengono, grazie alla decisione di Banc of America di alzare il rating sul titolo Merck (MRK – Nyse). In calo Johnson& Johnson (JNJ – Nyse).

►retail (DJ_RTS). Il comparto ha virato in territorio negativo, nonostante la decisione di J.C. Penney (JCP – Nyse) di alzare le stime sui profitti del terzo trimestre.

►software (GSO). Il settore ha accusato la decisione di Merrill Lynch di tagliare le previsioni relative al 2002 e al 2004 di alcune societa’ appartenenti al mercato dei videogame . In controtendenza il titolo Adobe (ADBE – Nasdaq), in progresso per aver confermato le previsioni su fatturato e sugli utili pro forma relativi al quarto trimestre.

►infrastrutture chip (SOX). Il settore rivela una performance positiva, nonostante Auguste Richard, analista della banca d’affari First Albany, abbia consigliato di sottopesare il comparto . I titoli hanno snobbato anche la cautela di Banc of America . In progresso Kla-Tencor (KLAC -Nasdaq). e Motorola (MOT -Nyse)

UTILI

Positivi si sono rivelati gli utili trimestrali del colosso del settore alimentare Kellog (K – Nyse), che hanno battuto le stime.

Il terzo operatore via cavo americano Comcast (CMCSK – Nasdaq), ha disatteso le stime di un penny.

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