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Wall Street: quinta seduta di acquisti per l’S&P 500

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Dopo due ore e mezzo di contrattazioni Wall Street continua a viaggiare intorno alla parita’ in una seduta di sali e scendi.

Finora il bilancio e’ il seguente: l’S&P 500, in rialzo per la quinta seduta di fila, segna +6,3% nel mese in corso e +12,5% per l’anno. Ieri aveva chiuso a quota 1250, sui massimi del 12 settembre 2008, l’ultimo giorno di contrattazioni prima del fallimento di Lehman Brothers. Il Dow Jones industrial average e’ ai massimi dal 29 agosto 2008.

Gli operatori non hanno preso spunti dai dati macro odierni. A poco e’ valsa la revisione al rialzo del Pil del terzo trimestre (lettura finale), in linea alle previsioni. Idem per le vendite di case esistenti ad aprile, cresciute del 5,6% a novembre.

Dal fronte societario, giornata difficile per Nike. Ieri sera il colosso dell’abbigliamento sportivo ha comunicato una trimestrale con profitti in crescita del 22% avvertendo pero’ che il settore soffrira’ sul lato dei margini a causa di un aumento dei costi di produzione.

Attenzione a Microsoft, pronto a svelare una nuova versione del suo sistema operativo Windows attraverso l’uso di chip del produttore inglese ARM.

Sul fronte valutario, ripiega l’indice del dollaro. Si risolleva l’euro ma resta sullo sfondo la decisione degli operatori di rifugiarsi sul franco svizzero (toccati oggi nuovi minimi della valuta europea contro quella svizzera), che dimostra anche l’erosione della fiducia nei confronti dell’Eurozona.

In Europa seduta piatta. Si e’ distinta solo Lonrda. A Piazza Affari Exor e Fiat hanno beneficiato della decisione di Equita Sim di alzare il target price: quello di Exor è stato portato a 27,6 euro, mentre quello di Fiat a 18,7 euro. Ribaditi in entrambi i casi i giudizi “buy”. Su Fiat si è espressa anche Moody’s.

Il titolo del Lingotto trae vantaggio anche delle dichiarazioni di Marchionne, che ha confermato gli obiettivi per il 2010. L’amministratore delegato di Fiat ha parlato anche del caso Mirafiori.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, ifutures sul petrolio con consegna febbraio sono in rialzo dello 0,60% a quota $90,36 il barile. Il derivato con scadenza febbraio dell’oro segna -0,04% a $1.388,20 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede lo 0,08% a quota $1,3090. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale vale 3,3380% contro il 3,326% di ieri.