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Wall Street punta sulla qualita’

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Ha perso smalto il riscatto osservato nel corso della seduta ma il Nasdaq si conferma l’indice migliore sin dall’inizio delle contrattazioni riuscendo a interrompere la serie di quattro sedute consecutive di ribassi, trend che aveva portato l’ultimo bilancio settimanale in calo del 3.3% per il Dow, del 3.8% per l’S&P 500 mentre per il Nasdaq flessione del 5%.

Il Dow ha chiuso in flessione dello 0.02% a 10301.11 (-2.04 punti), il Nasdaq ha guadagnato lo 0.39% a 2181.87 (+8.39 punti) mentre l’S&P 500 e’ avanzato dello 0.01% a 1079.34 (+0.09 punti). I volumi hanno toccato i livelli di un anno fa.

La giornata si inquadra con operatori concentrati su porti sicuri. Non a caso l’oro si e’ confermato sui massimi di sei settimane mentre il rendimento dei Treasury decennale e’ tornato sui minimi del marzo 2009.

La seduta e’ parzialmente condizionata dai dati macro odierni. In agosto si e’ leggermente ripresa l’attivita’ manifatturiera dell’area di New York, ma gli analisti si aspettavano di piu’. Ancora brutte notizie dal comparto immobiliare con la fiducia dei costruttori scesa ai minimi di 17 mesi. Intanto sono aumentati gli investimenti stranieri negli Stati Uniti, con particolare preferenza per i Titoli di Stato a scapito dell’azionario. Nel frattempo il rendimento dei Treasury decennali si e’ portato ai minimi del marzo 2009.

Le notizie in arrivo dal Giappone aggiungono nuovi timori sulla tenuta della ripresa economica. Nel secondo trimestre la Cina ha superato il Giappone come seconda economia al mondo: il Pil nipponico nel periodo è cresciuto dello 0.1% rispetto al +1.1% del primo trimestre e meno di quanto gli analisti si aspettassero.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre, dopo aver lasciato sul terreno in una settimana il 6.6%, hanno ceduto lo 0.2% a $75.24, livelli di meta’ luglio. Il derivato con scadenza agosto dell’oro ha guadagnato invece lo 0.79% (+$9.60) a $1226.20. Sul fronte valutario l’euro segna un +0.51% a quota $1.2819. Quanto ai Treasury, i prezzi del benchmark decennale salgono con il rendimento che scende al 2.5750% dal 2.6880 di venerdi’.