(WSI) NEW YORK – 04 FEBBRAIO – Di nuovo una giornata difficile a Wall Street. Mentre il Dow Jones fatica a mantenersi sopra la parita’, il Nasdaq spinto dall’impatto negativo della trimestrale di Cisco pubblicata ieri a mercati chiusi, arretra con piu’ decisione.
Riamane il tono ottimista di fondo e in generale gli investitori rimangono convinti che si tratti solo di una normale fase di correzione all’interno di un mercato che mostra una tendenza rialzista di medio periodo. Se all’inizio dell’anno ha pesato “l’effetto gennaio” mese tradizionalmente positivo per la Borsa, va detto che storicamente la performance di febbraio e’ seconda solo al mese di ottobre in quanto a cali sul comparto equity.
Bassi i volumi di contrattazione e netta predominanza dei titoli in ribasso rispetto a quelli in rialzo. Al Nyse fanno parte del primo gruppo 2.123 nomi contro 947 segni meno, al Nasdaq sono colorati di rosso 2.187 titoli contro 781 segni piu’.
Sul fronte macroeconomico da segnalare i due dati della mattinata, gli ordini alle fabbriche per il mese di dicembre e l’ISM servizi di gennaio che battono entrambi le attese del mercato.
Sul Dow Jones cedono i titoli legati alla tecnologia come Hewlet-Packard, IBM, AT&T, Honeywell, SBC oltre ovviamente ad Intel e Microsoft che pur essendo inseriti nel Dow, sono quotati al Nasdaq. Cede terreno anche American Express su cui si assiste ad una presa di profitto dopo una serie di sessioni positive.
Segno piu’ per Boeing, McDonald’s, 3M, Walt Disney che recupera qualcosa dopo i forti ribassi dei giorni scorsi dovuti alla rottura dell’accordo con Pixar. Sopra il punto percentuale di rialzo da segnalare anche Home Depot, Wal Mart e Johnson & Johnson.
Piu pesante la situazione sul Nasdaq. Oltre il segno meno di Cisco, Microsoft vanno segnalati quelli di Dell, legata a doppio filo al suo fornitore di chip Intel. Forti vendite anche su Oracle dopo che l’azienda di Larry Ellisson ha alzato ancora l’offerta su PeopleSoft che al contrario segna un buon rialzo.
In terreno positivo i titoli piu’ direttamente legati alla rete che avevano anticipato l’attuale fase negativa. Sopra la parita’ sono quindi Amazon, eBay, e Yahoo!. Prosegue infine l’ottimismo sul comparto Biotech con la crescita lenta ma costante di Amgen.
In ribasso i titoli di Stato dopo che i dati macroeconomici hanno confermato il ciclo espansivo dell’economia americana. Il rendimento della scadenza a 10 anni sale al 4,13% e lo spread sulla scadenza a 2 anni guadagna 2 punti base rispetto alla chiusura di ieri.
Sul fronte valutario i movimenti sono limitati e le attese sono per l’incontro di Boca Raton dei G7 atteso per venerdi e sabato. In questo momento sono necessari $1.2550 per acquistare un euro e Y105.48 per acquistare un dollaro.
In leggero calo sia l’oro che il petrolio con i future per scadenza marzo rispettivamente a $399.50 l’oncia e $34.10 al barile (light sweet crude).