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WALL STREET PROVA IL RECUPERO A META’ SEDUTA

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(WSI) NEW YORK – 10 FEBBRAIO – Dopo una partenza debole gli indici americani riescono a rialzare la testa e riportarsi in terreno positivo.

In mancanza di dati macroeconomici il mercato vive un’altra seduta di attesa. Se da una parte i volumi di contrattazione deboli avevano portato qualche ombra sul rialzo di venerdi, la stessa cosa porta un moderato ottimismo sul ribasso visto ieri. I volumi limitati in entrambi le direzioni del mercato segnalano pochi investitori disposti a rischiare all’insu’ ma anche un potenziale di discesa limitato.

Tra i titoli in evidenza sul Dow Jones da segnalare il buon rialzo di Alcoa, Disney e IBM. Bene anche Hewlett Packard su cui si e’ espressa positivamente la banca d’affari JP Morgan. Resiste Exxon Mobil col segno piu’ dopo le cattive notizie che hanno colipito la concorrente inglese BP.

In calo risulta Caterpillar che cede quanto guadagnato la scorsa settimana sull’upgrade di Deutsche bank e segna la peggior performance del Dow. Quasi un punto percentuale di ribasso anche per General Electric.

Fuori dal Dow da segnalare il rialzo di Merrill Lynch (+1,29%) che ha annunciato un buy back di azioni proprie per un controvalore di $2 miliardi.

Sul Nasdaq ad eccezione del frazionale calo di eBay, tutti i grandi nomi hanno il segno piu’ pur senza registrare rialzi entusiasmanti. Positivi Amgen, Cisco, Intel, Microsoft e Oracle. Un po’ meglio Dell su cui si registra l’ottimismo per una ripresa degli investimenti aziendali che potrebbero portare ad un rinnovamento dell’hardware nei prossimi mesi.

Prosegue il buon momento il Ericsson che guadagna quasi il 6% e segna una delle performance migliori del comparto tech.

I volumi di contrattazione sono decisamente poco interessanti anche oggi. Alle 12.00 E.T. il volume di scambio e’ di 545,70 milioni di pezzi al NYSE e 741.63 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1.911 a 1.193 al Nyse e 1.702 a 1.269 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 188 a 0 al NYSE e 146 a 2 al Nasdaq.

In calo i titoli di Stato con il rendimento della scadenza sul benchmark a 10 anni che sale al 4,09% dopo essere scesa fino a 4,05% in mattinata.

Sul fronte valutario, il dollaro recupera qualcosa su euro e yen dopo un inizio di seduta all’insegna della debolezza. In questo momento per acquistare un euro sono necessari $1,2722 e per comprare un dollaro servono Y105,53.

Sia per il reddito fisso che per i rapporti di cambio sara’ fondamentale quanto riferira’ domani al Senato, il Presidente della Fed. Secondo gli analisti di Merrill Lynch l’intervento di Alan Greenspan potrebbe prendere due diverse strade. Nel caso si facesse intuire un prossimo rialzo dei tassi americani, si scatenerebbero le ricoperture short sul mercato asiatico sul biglietto verde e le aspettative in Europa sarebbero di una BCE ferma per ancora qualche tempo.

Al contrario se le dichiarazioni fossero di tipo espansivo (politica monetaria USA con tassi fermi ancora a lungo), salirebbero moderatamente le ipotesi di un intervento della BCE per un taglio dei tassi e le pressioni sul dollaro proseguirebbero almeno nel breve termine.

In rialzo oro e petrolio. Sul primo influisce la debolezza del dollaro mentre sul secondo pesa la decisione dell’OPEC di tagliare la produzione per sostenere le quotazioni. I future per consegna a marzo quotano rispettivamente $410 l’oncia (+$2,9) e $33,55 al barile (+$0,72) per light sweet crude.