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WALL STREET PROSEGUE NEGATIVA, PESA INCHIESTA GM

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Wall Street procede negativa, appesantita dal rialzo del greggio e dalla notizia dell’indagine avviata nei riguardi del colosso automobilistico General Motors da parte della Sec. Il gruppo di Detroit è finito nel mirino dell’authority della Borsa Usa per alcune questioni che riguardano il valore dato dall’azienda ai propri asset pensionistici e per le transazioni effettuate con Delphi, il leader della componentistica per auto che è finito di recente in bancarotta protetta.

Ma sul colosso dell’auto afflitto da una profonda crisi finanziaria si rincorrono anche voci di un possibile ricorso all’amministrazione controllata anche se Jay Cooney, responsabile per i rapporti con i media della casa automobilistica per l’ area Asia-Pacifico, ha precisato che qualsiasi speculazione in merito è “del tutto priva di fondamento”.

General Motors vive dunque una giornata decisamente no in Borsa, con il titolo arrivato a perdere fino al 5,5%, a quota 27,50 dollari, risultando la maglia nera del Dow Jones. Sullo S&P 500 si segnalano invece i cali di Goodrich, big della componentistica aeronautica, che crolla del 15%, a 36,73 dollari, dopo aver riportato una trimestrale deludente.

Le notizie riguardanti General Motors oscurano la trimestrale record messa a segno dal gigante petrolifero Exxon che ha riportato un balzo degli utili del 75%, arrivati alla cifra da capogiro di 10 miliardi di dollari. La compagnia petrolifera limita comunque i guadagni in Borsa, salendo di 35 cents, a 56,55 dollari, in quanto i risultati, escludendo alcune voci, non hanno rispettato le attese degli analisti.

Trimestrali superiori alle attese danno invece slancio ai titoli di Verizon Communications, Aetna e Dow Chemical: il colosso telefonico sale di 32 cents, a 30,91 dollari, la big delle polizze salute guadagna 2,49 dollari, a 84,19 e il produttore chimico è in progresso di 1,36 dollari, a 46,21 dollari.

Una trimestrale deludente manda giù invece il gruppo biotecnologico Biogen che lascia sul terreno 97 cents, a 39,04 dollari. In calo anche le american depositary receipts (adr) di Alcatel, giù di 67 cents, a 11,94 dollari, dopo che il gruppo telecom francese ha ridotto le stime relative al margine operativo per l’anno.

Giornata sì invece per le adr del colosso farmaceutico GlaxoSmithKline, in volo di 2,65 dollari, a 52,01 dollari, dopo aver comunicato una trimestrale superiore alle attese degli analisti.

Quando sono trascorse due ore e mezza circa dall’avvio delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones cede lo 0,49% (10.294,14 punti), lo S&P 500 perde lo 0,36% (1.187,12) e il Nasdaq scivola dello 0,77% 82.083,94).