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WALL STREET PROSEGUE IN ROSSO, MA LIMA LE PERDITE

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Dopo quasi un’ora dall’avvio, i mercati Usa limano le perdite, ma proseguono in territorio negativo, a quanto pare intenzionati ad estendere i ribassi delle ultime due sedute dopo notizie deludenti provenienti sia dal fronte macroeconomico che societario. A pesare sulle Borse anche le preoccupazioni per le tensioni internazionali tra Usa e Iraq e la debolezza del biglietto verde rispetto all’euro – quest’ultimo si mantiene sopra i 98 centesimi di dollaro. Ricordiamo che ieri il Dow Jones ha chiuso la seduta sotto la soglia psicologica dei 8.700 punti. In mancanza di un pronto recupero verso quota 8.800 – lo scenario che sembra prospettarsi oggi – il trend rialzista cominciato dai minimi del 24 luglio e’ in pericolo..

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Venendo ai ‘motori’ di oggi, sul fronte macro a deludere gli investitori sono stati il Pil del secondo trimestre e i sussidi di disoccupazione settimanali. Il prodotto interno lordo e’ rimasto invariato all1,1%, rivelandosi leggermente inferiore a quanto atteso dagli analisti (+1,2%). Le nuove richieste di disoccupazione sono state peggiori delle stime, aumentando di 8.000 unita’ a quota 403.000 , il livello piu’ alto in quasi due mesi, indicando che le societa’ stanno ancora licenziando e che la ripresa dell’economia potrebbe vacillare.

Brutte notizie anche dal fronte societario, provenienti da piu’ settori. Prima fra tutte, il taglio delle stime sugli utili del 2003 del colosso industriale e blue chip del Dow Jones General Electric (GE – Nyse) da parte di Lehman Brothers. Poi sono arrivati nuovi spunti sconfortanti per i semiconduttori (SOX), la banca d’affari UBS Warburg ha tagliato le stime di crescita dell’industria dei chip e delle infrastrutture per chip. Si tratta di un altro pesante colpo per i comparti, bacchettati nei giorni scorsi da molte banche d’affari. Tra i singoli titoli, Micron technology (MU – Nyse) e’ stata poi ‘downgradata’ da Morgan Stanley e KLA-Tencor (GE – Nyse) e Teradyne (TER – Nyse) bacchettate da Soundview.

Da segnalare poi che la banca d’affari Goldman Sachs ha tagliato le stime sugli utili 2002/2003 su un folto gruppo di compagnie aeree (XAL). Spunti negativi anche dal settore edilizio (DJ_HOM). Il Financial Times riporta infatti che gli insider di molte società del comparto hanno venduto le loro azioni in quantità crescente negli ultimi mesi.

Dopo gli scandali finanziari legati al comportamento di Salomon Smith Barney ( Citigroup, C) nell’assegnare le azioni oggetto di IPO ai manager delle aziende con cui intratteneva rapporti d’affari, le preoccupazioni degli investitori si focalizzano anche sul timore che la pratica possa riguardare anche altri istituti finanziari. Infatti il Congresso sta proprio considerando, come riporta il Wall Street Journal, se allargare l’indagine sulle attivita’ di altre banche d’investimento.

Sul fronte internazionale, permangono i timori di un prossimo conflitto tra Stati Uniti e Iraq.
Per cio’ che concerne il petrolio, la notizia di oggi e’ che l’OPEC potrebbe aumentare la produzione fino al 3,5%, come parte degli sforzi tesia portare i prezzi sotto i $30 al barile. Sulla scia del ribasso iggi del prezzo del petrolio sui mercati, in calo il settore petrolifero (XOI).

GLI ALTRI TITOLI DA TENERE DO’CCHIO

Microsoft (MSFT – Nasdaq): la societa’ ha deciso di procedere a nuovi sconti sulla sua piattaforma per video giochi Xbox.

Yahoo! (YHOO – Nasdaq): Merrill Lynch ha alzato il rating da ‘sell’ a ‘Neutral’ sul titolo del colosso Internt basandosi sulla valutazione.

Kodak (YHOO – Nasdaq): la societa’ ha annunciato la sospensione del lancio sul mercato di Advantix Easy Share camera, una macchina fotografica in grado di sviluppare sia immagini digitali che pellicole normali nello stesso tempo.

US Airways (UAWGQ): occhi puntati sulla compagnia aerea dopo che i meccanici non hanno approvato il piano di ristrutturazione dell’azienda, rifiutando la riduzione del salario nel tentativo di contenere i costi.

UAL (UAL – Nyse): James Higgins, analista di Credit Suisse First Boston ha affermato che le probabilità che United Airlines, la seconda compagnia aerea del mondo (controllata direttamente da UAL), debba ricorrere all’amministrazione controllata (chapter 11) sono del 75%-80%. Intanto i piloti della compagnia americana hanno rifiutato di concedere il 20% del loro stipendio nel tentativo di salvare la società, facendo cadere una delle ultime ancore di salvezza. Il titolo ha ceduto circa il 16% nella seduta di mercoledì.

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