I listini americani hanno proseguito sulla via dei rialzi estendendo il rally avviato nella giornata di martedi’, maturato in seguito al rilascio delle minute del Fomc, che hanno indicato il vicino stop al ciclo rialzista sui tassi d’interesse da parte della Fed. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.30% a 10880, l’S&P500 lo 0.37% a 1273, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.88% a 2263.
A contribuire al sentiment positivo sui mercati e’stato il dato migliore delle attese giunto dal fronte macro e alcune buone notizie provenienti dal comparto societario. Non ha arrestato la corsa dei listini il progresso del petrolio, in recupero nelle ultime ore di scambi e ben saldo sopra i $63 al barile.
Nel mese di novembre, gli ordini alle fabbriche si sono attestati ad un livello leggermente superiore a quello stimato dagli analisti. Il dato e’ cresciuto del 2.5% contro le attese di un +2.4%. Nel mese di ottobre l’indicatore, dapprima stimato in progresso del 2.2%, e’ stato poi rivisto ad un livello pari a +1.7%. A guidare al rialzo il dato e’ stato il settore dei trasporti, con particolare peso dovuto al balzo delle richieste di velivoli commerciali.
Nel comparto energetico, il petrolio e’ riuscito a chiudere in territorio positivo dopo aver speso gran parte della seduta in rosso. I contratti futures con scadenza febbraio sono avanzati di 28 centesimi a quota $63.42 al barile, supportati dalle attese di un calo nelle scorte. Il dato sara’ rilasciato in via straordinaria domani, alle 16:30 ora italiana, a causa della chiusura dei mercati nella giornata di lunedi’.
In calo, invece, il gas naturale, nonostante la risoluzione della disputa sui prezzi tra Russia e Ucraina. I futures con scedenza febbraio hanno chiuso in ribasso del 4% ai minimi di cinque mesi.
Nel comparto societario, si sono distinti in positivo i titoli dei settori aereo, dei semiconduttori, network e computer. Bene anche il settore farmaceutico, aiutato dalle buone prove di Pfizer e Merck, impegnate in una conferenza sull’industria, organizzata dalla banca d’affari Morgan Stanley.
Tra i titoli del Dow Jones, degne di nota anche le performance di Verizon, Hewlett-Packard, Caterpillar e General Motors. Quest’ultima e’ avanzata in seguito al rilascio dei dati sulle vendite di auto del mese di dicembre che, seppur in netto calo, non hanno deluso le attese degli analisti. Lo stesso dicasi per Ford, il cui titolo e’ cresciuto di oltre il 2.30%.
Tra i titoli Internet, inarrestabile la corsa di Google, anche oggi in rialzo dopo aver ricevuto commenti positivi da parte degli analisti di Bear Stearns. Il rating del celebre motore di ricerca e’ stato rivisto ad Outperform da Peer Perform e il target price fissato a quota $550. Ricordiamo che Piper Jaffray aveva rivisto al rialzo, nella giornata di ieri, il target price di GOOG a quota $600.
A giocare a favore del colosso Internet sono anche le voci del possibile lancio di un nuovo computer dal prezzo di $200, il cui sistema operativo non sara’ basato su quello piu’ diffuso creato da Microsoft, e che potra’ essere acquistato nei punti vendita Wal-Mart.
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Sugli altri mercati, la possibile fine del ciclo rialzista sui tassi d’interesse ha continuato a pesare sul dollaro. L’euro ha infatti continuato a rafforzrsi nei confronti della valuta americana, portando il cambio a quota $1.2126. In progresso, e ad un nuovo massimo di 25 anni, l’oro. Il futures con scadenza febbraio ha chiuso a quota $535.60 all’oncia, in rialzo di $3.10. In leggerissimo rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.35% dal 4.36% di martedi’.