Dopo un avvio positivo sulla scia della vittoria dei repubblicani alla al Congresso e delle dimissioni di Harvey Pitt in qualita’ di presidente della
Securities and Exchange Commission, i mercati americani frenano gli entusiasmi e si portano intorno alla parita’.
Si fa infatti nervosa l’attesa per la decisione della Federal Reserve in merito ai tassi d’interesse. Alle 20:15 (le 14:15 ora di New York) e’ atteso il responso.
Molti esperti dubitano dell’effetto positivo che un nuovo taglio dei tassi potrebbe avere sull’economia.
William Ford, ex presidente della Fed di Atlanta, ha ad esempio sottolineato che “l’adozione di una politica monetaria espansiva non avra’ questa volta un effetto nel lungo termine, dal momento che i tassi di interesse sono gia’ molto bassi”.
Inoltre sono arrivate numerose bocciature delle banche d’affari sui titoli delle societa’ di diversi settori.
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La vittoria dei repubblicani al Congresso e le dimissioni di Pitt sono state accolte positivamente dal mercato.
Con la riconquista del controllo dei repubblicani al Congresso, la prospettiva e’ quella di un prossimo taglio alle tasse e di una spesa governativa piu’ alta. Pitt ha lasciato La Sec dopo oltre un anno di continue critiche arrivate sia dagli investitori che dai legislatori che lo accusavano di essere troppo “intimo” con il mondo dell’industria contabile. Le sue dimissioni sono viste quindi come un passo verso la riconquista della fiducia degli investitori.
Tra le notizie negative sul fronte societario, segnaliamo:
► UBS ha ridotto il rating sul colosos biotech Amgen (AMGN – Nasdaq).
►Deutsche Bank ha tagliato il giudizio sull’azienda dell’archiaviazione dati Brocade (BRCD – Nasdaq).
►Brean Murray ha ridotto il rating sul colosso Internet Yahoo! (YHOO – Nasdaq).
►Thomas Weisel ha tagliato il rating sul titolo Internet Priceline.com (PCLN – Nasdaq) da buy a market perform.
Da segnalare inoltre che le banche d’affari Goldman Sachs (GS – Nyse) e JP Morgan (JPM – Nyse) secondo il Wall Street Journal protrebbero dover affrontare procedure civili in merito ad alcune operazioni IPO.
In calo poi il titolo del colosso informatico IBM (IBM – Nyse) che avrebbe depositato alla Sec i documenti per avviare la vendita pubblica di 19,3 milioni di azioni comuni.
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