Prosegue in positivo seppur velata da una lieve incertezza la giornata a Wall Street dopo i dati relativi all’indice dei responsabili degli ordini d’acquisto dell’area di Chicago.
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Dopo aver toccato, un’ora dopo l’apertura, la soglia dei 2.121 punti, il tabellone elettronico si e’ prodotto in una discesa poco sotto quota 2.100 per poi recuperare. Attualmente l’indice tecnologico veleggia su un guadagno dell’1,53%.
Piu’ sofferto il comportamento dell’indice dei titoli industriali la cui apertura in deciso rialzo aveva fatto ben sperare. Inceve, dopo il picco dei 10.930, il Dow ha cambiato rotta sconfinando sotto la parita’.
Ora l’indice dei trenta titoli principali di Wall Street guadagna un modesto 0,30%.
L’indice dei manager responsabili degli ordini di acquisto per le aziende dell’area di Chicago e’ sceso in maggio a quota 38,7 punti; lo ha comunicato questa mattina la Purchasing Management Association of Chicago.
Nel mese di aprile il dato si era attestato a 38,9.
L’indicatore precede di un giorno la diffusione del NAPM, uno dei dati piu’ importanti per valutare l’attivita’ manifatturiera negli Stati Uniti.
Secondo il Dipartimento del Lavoro, nella settimana conclusasi il 26 maggio, i sussidi di disoccupazione sono saliti a quota 419.000 dai 411.000 della settimana precedente.
Il dato e’ il piu’ alto registrato in quest’ultimo mese ed e’ risultato superiore alle aspettative di Wall Street che si attendevano sussidi pari a 405.000.
A premere il mercato in basso, inoltre il commento negativo da parte di Prudential Securities su Intel Corp (INTC – Nasdaq).
Hans Mosesmann, analista dell’investiment bank, ha infatti sostenuto che il bilancio di Intel per il trimestre in corso sara’ molto probabilmente pari alle stime meno fiduciose della societa’, che prevede una crescita degli utili dello 0%-7%.
Dopo un suo viaggio a Taiwan, l’analista della prestigiosa banca d’investimento ha infatti notato che la domanda di schede madri rimane estremamente debole, con un declino atteso a -10% rispetto al trimestre precedente.
Mosesmann, tuttavia, ritiene che il primo produttore di semiconduttori al mondo dovrebbe riconfermare i suoi obbiettivi di bilancio durante il prossimo meeting con gli analisti la settimana prossima.
L’incertezza che attualmente caratterizza il comparto high tech scaturisce da una parte dai prezzi allettanti che potrebbero sedurre gli investitori dopo i ribassi di ieri.
Dall’altra parte, brucia ancora la ferita di martedi’ quando Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) dopo aver espresso un ‘profit warning’, ha alimentato i timori circa la prossima stagione degli utili aziendali.
Sui listini in generale, stanno mostrando una tendenza al rialzo i settori furniture per l’ufficio, oro, chip, infrastrutture per le tlc, chimico, carta, biotech, software, edilizio.
In ribasso, invece, i settori assicurativo, ristorazione, farmaceutico, petrolifero, media, cosmetico, editoriale.
Tra i principali titoli in movimento a Wall Street:
Nel settore chimico:
Gli analisti di UBS Warburg sono convinti che il colosso chimico DuPont (DD – Nyse) sara’ protagonista di una debole crescita nei prossimi 5-10 anni. DuPont sta guadagnando piu’ dello 0,25%.
(Vedi Chimica: Dupont, crescita debole per 5-10 anni )
Nel settore finanziario:
CSFBdirect Inc. (DIR – Nyse), il broker online controllato dalla banca d’affari Credit Suisse First Boston, sta pianificando il licenziamento di 180 dipendenti, pari al 14% della sua forza lavoro negli Stati Uniti. In questo momento cede oltre l’1,25%.
(Vedi Broker: CSFBdirect taglia 180 posti negli usa )
Nel settore dei software:
Microsoft (MSFT – Nasdaq) sta mettendo in atto il maggiore e piu’ rischioso cambiamento nella storia della societa’. In borsa, sta lasciando sul campo piu’ dello 0,25%.
(Vedi Microsoft sceglie software in abbonamento )
Nel settore wireless:
Secondo la societa’ di ricerca Gartner Group, la finlandese Nokia (NOK – Nyse) e l’americana Motorola (MOT – Nyse) mantengono rispettivamente la prima e seconda posizione, ma la svedese Ericsson (ERICY – Nasdaq) viene scalzata dal terzo posto dalla tedesca Siemens (SI – Nyse). Nokia sta guadagnando oltre l’1,5%, Motorola il 2%, Ericsson, invece, cede quasi il 2%.
(Vedi Wireless: Nokia leader, Siemens scalza Ericsson )