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WALL STREET PROCEDE CAUTA IN ATTESA DELLA FED

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in leggero denaro. Il mercato e’ in attesa della decisione della Fed sui tassi prevista per oggi alle 14:00. Citigroup ha fatto commenti negativi sui prossimi risultati trimestrali di I.B.M. (IBM). Lehman Brothers (LEH) ha pubblicato al di sopra delle attese, mentre Best Buy (BBY) ha mancato le stime.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in rialzo di 6 punti a 10774, Nasdaq e’ in lettera di 5 punti a 2255 e l’S&P500 sta guadagnando 1 punt0 a 1261.
Positive le performances dei settori tabacco, Internet, biotecnologia e ristoranti; in ribasso invece grandi magazzini, casino’, trasporti, semiconduttori e software.
L’indice VIX si trova al livello di 11.33. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura invariata. I volumi sul NYSE sono di 734 milioni di titoli scambiati.

L’indice Dow Jones ha chiuso a quota 10767, dopo aver toccato un minimo intra-day a 10735, soli 35 punti dal livello di supporto di 10700. Rimaniamo in attesa di vedere oggi come il mercato reagira’ alla decisone della Fed sui tassi di interesse e soprattutto ai commenti ufficiali che seguiranno.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, la nostra posizione su THQI sta perdendo l’1.2%.

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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Alle 14:15 sara’ annunciata la decisione della Fed sui tassi interesse.

Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sui prezzi import/export, bilancia commerciale e scorte di greggio.

POSIZIONI RIALZISTE:

SWIR (APERTA IL 28/9 A $11.04; CHIUSA IL 23/11 A $13.18; PERF +19.38%)

MOT (APERTA IL 25/10 A $20.08; CHIUSA IL 3/11 A $23.18; PERF +11.44%)

THQI (APERTA IL 28/10 A $22.44; ATTUALE 23.59; PERF +5.12%)

BORSA: NEW YORK POCO MOSSA, SI ATTENDE FEDERAL RESERVE/ANSA

In attesa di stasera, quando la Fed con ogni probabilità darà un’ ulteriore stretta monetaria, gli indici della borsa di New York sono poco mossi, in attesa di conoscere l’ orientamento futuro della banca centrale statunitense.

Quella di Wall Street, tuttavia, potrebbe essere una calma apparente: molti operatori, infatti, sono in stand-by. Da una parte, la stragrande maggioranza delle previsioni degli economisti dà per scontato un ulteriore rialzo dei tassi d’ interesse al 4,25%, che rappresenterebbe il massimo da aprile 2001.

D’ altra parte, però, la Fed potrebbe iniziare a dare al mercato un segnale nuovo, indicando che l’ attuale stretta monetaria sta per esaurirsi. Questa volta, secondo la metà del centinaio di economisti interpellati da Bloomberg, nel comunicato che accompagna le decisioni di politica monetaria della Fed potrebbe non figurare più l’ espressione secondo cui i tassi sono a un livello ‘accomodante’ e sufficientemente basso per stimolare l’ economia. E secondo 15 economisti, la Fed dirà per la prima volta che i tassi continueranno a salire, ma in maniera moderata.

Un possibile elemento catalizzatore per il mercato, dunque, quello che arriverà con lo statement della Fed alle 20.15 di stasera. D’ altra parte gli operatori hanno buoni motivi per aspettarsi un’ inversione di tendenza da parte della Fed: l’ inflazione, infatti, appare ormai contenuta dimostrando che il trasferimento del caro energia sui prezzi al consumo ancora non si è verificato.

Al tempo stesso, oggi il dato sulle vendite al dettaglio a novembre si è rivelato più debole del previsto (+0,3% ) nonostante il calo dei prezzi petroliferi. E ora gli economisti mettono in conto un rallentamento dei consumi con ricadute negative sulla crescita economica Usa nel quarto trimestre. A livello dei singoli titoli, da segnalare i ribassi della compagnia petrolifera ConocoPhillips – con perdite superiori al 4% (a 58, 40 dollari)- dopo l’ annuncio dell’ acquisto di Burlington Resources per 36,5 miliardi di dollari. A sua volta, Burlington prende il volo e guadagna 3,69 dollari a 86,19 dollari.

Sotto pressione le azioni Hewlett-Packard, gruppo Usa leader nei computer e nelle stampanti, che cede 29,20 dollari (-2,56%) dopo che la società ha reso noto che si aspetta un giro d’ affari nel 2006 di 89,5-91 miliardi di dollari, meno dei 90,9 miliardi attesi dagli analisti. Pesante correzione per General Motors (-3% a 22,34 dollari) all’i ndomani della nuova bocciatura del rating da parte di Standard & Poor’s, che ha poi definito l’ ipotesi di bancarotta come una “possibilità non remota”.

In luce, invece, Procter & Gamble, in rialzo di oltre un dollaro dopo aver rialzato la stima dell’ utile per azione nel terzo trimestre dell’ anno. In rialzo anche Altria, gigante Usa del tabacco, +1,36 dollari a quasi 74 dollari. La Corte suprema dell’ Illinois farà sapere dopodomani se respingerà una sentenza che potrebbe costare a Philip Morris Usa 10,1 miliardi di dollari: una decisione che rappresenterebbe una decisa inversione di tendenza, facendo decadere altre simili richieste di risarcimenti nei confronti delle case produttrici di tabacco.

Alle 19.00 circa italiane l’ indice industriale Dow Jones guadagna appena lo 0,05% a 10.773 punti, mentre lo S&P 500 è in rialzo dello 0,07% a 1.2161,29 punti. In lieve calo l’ indice tecnologico Nasdaq, -0,24% a 2.255,45 punti.