A un’ora dalla chiusura delle contrattazioni e’ sempre fortemente positivo l’andamento degli indici. Il Nasdaq verso un guadagno del 6%.
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L’ottimismo degli investitori giunge dopo una pesante ondata di vendite che aveva schiacciato gli indici la scorsa settimana, facendo avvicinare il Dow Jones ai livelli raggiunti durante la Grande Depressione del 1933.
Ma al di la’ delle notizie dal fronte politico e delle imminenti azioni militari da parte dell’esercito USA, gli investitori sembrano essersi gettati a capofitto sulla caccia agli affari grazie alle opportunita’ di acquisto dopo i forti ribassi delle sedute scorse.
“Questo mercato ha scontato pesantemente una serie di notizie negative”, ha dichiarato Peter Cardillo, chief strategist di Westfalia Securities.
“Non possiamo vedere una flessione ogni giorno, semplicemente si raggiunge un punto dal quale e’ naturale vedere un’inversione”, ha commentato Larry Wachtel, analista di mercato presso Prudential Securities. “Anche nella peggior crisi c’e’ sempre una ripresa. Il problema e’ quanto durera’ questo rally”.
Ottimista anche la strategist della banca d’affari Goldman Sachs, Abby Cohen, che consiglia di investire in azioni e alza la soglia dal 70% al 75%, tagliando di 5% l’investimento obbligazionario.
Cohen ritiene che la sottovalutazione, le iniziative del governo, il riacquisto delle azioni da parte delle aziende, la liquidita’ non impiegata e la fiducia inniettata dagli interventi delle istituzioni bancarie siano tutti elementi che aiuteranno il mercato azionario.
L’analista di Goldman Sachs ha infine dichiarato di prevedere una crescita del valore del listino S&P 500 di 29%-45% rispetto alla chiusura di venerdi’ scorso (965.80), piazzandosi a 1.250-1.400 punti.
Sul fronte macroeconomico, il superindice degli Stati Uniti ha registrato un calo dello 0,3% in agosto dopo quattro mesi consecutivi di crescita; lo ha comunicato questa mattina il Conference Board, una societa’ di ricerca di New York.
Il dato, che si porta a quota 109.6, delude il mercato che si aspettava un ribasso dello 0,1%, come da un sondaggio dell’agenzia stampa Dow Jones sugli economisti.