La sessione si apre col segno negativo a Wall Street. Il Dow Jones arretra dello 0.30% a 13191, l’S&P500 dello 0.26% a 1466, il Nasdaq perde lo 0.11% a 2641. Dopo un breve tentativo di recupero, originato dal corposo flusso di dati macro diffuso negli ultimi minuti, i listini hanno continuato a muoversi in terriotrio negativo pressati ancora una volta dai timori sulla crisi del comparto del credito e da alcune notizie poco incoraggianti sull’outlook aziendale.
Nel mese di ottobre i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0.3% rispettando le attese degli analisti (in linea col consensus anche il “core rate”); hanno sorpreso in negativo i numeri giunti dal mercato del lavoro, con le richieste di sussidio in rialzo di 20 mila unita’, oltre il livello stimato dagli economisti; positivo invece l’aggiornamento sull’attivita’ manifatturiera dell’area di New York.
La situazione sul mercato continua a rimanere molto incerta. Ieri la banca d’affari Bear Stearns (BSC) ha offerto alcuni spunti positivi agli investitori grazie all’annuncio di un drastico riposizionamento delle operazioni ad alto rischio. Tuttavia, e’ ancora viva la paura che nei prossimi mesi si possa assistere ad un nuovo ciclo di svalutazioni delle grosse banche d’affari per via dell’esposizione sul business dei mutui subprime.
La banca d’affari inglese Barclay’s ha riportato perdite per $2.7 miliardi nel periodo luglio-ottobre; persino un fondo gestito dal braccio finanziario di General Electric (GE) ha subito l’impatto del credit crunch riportando perdite inaspettate. Il Wall Street Journal prevede ulteriori svalutazioni per i colossi Citigroup (C) e UBS.
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Alcune pressioni giungono anche dal comparto hi-tech. A deludere gli operatori e’ la trimestrale di Applied Materials (AMAT), il cui titolo arretra del 3.00% nei minuti inizialo dopo che la societa’ annunciato che non sara’ in grado di rispettare le attese degli analisti sui risultati fiscali del trimestre in corso.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio e’ in flessione. I futures con consegna dicembre arretrano di 57 centesimi a $93.52 al barile. Alle 16:30 ora italiana verranno diffusi i dati settimanali sulle scorte. Sul valutario, l’euro e’ in lieve calo nei confronti del dollaro, ora a quota 1.4621. L’oro arretra di $17.00 a $797.70 all’oncia. In rialzo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.2310%.