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Wall Street: prevale la cautela dopo dati macro e l’asta francese

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New York – L’azionario americano Usa imbocca la strada dei rialzi solo temporanei dopo che e’ arrivata la smentita di un declassamento del debito sovrano francese. La giornata termina in rosso. Ennesima prova di debolezza dell’economia, il mercato scommette ormai su un nuovo intervento di allentamento monetario straordinario, sarebbe il terzo, per stimolare la ripresa, da parte della banca centrale americana.

In chiusura il Nasdaq cede -23,89 (-0,79%) a 3.007,56 punti, lo S&P500 perde -8,22 punti (-0,59%) a 1.376,92, mentre il Dow Jones -68,65 punti (-0,53%) a 12.964,1 punti.

L’indice della volatilita’, considerato misura attendibile della paura che aleggia sui mercati, e’ sceso leggermente a quota 19 punti. A livello settoriale, la maggior parte dei comparti scambia in positivo, ma a registrare i maggiori rialzi sono telecomunicazioni e assistenza sanitaria.

Un occhio particolare e’ sempre rivolto alla crisi del debito europeo: l’asta spagnola ha evidenziato una domanda migliore del previsto, ma i tassi a 10 anni restano a livelli record, il piu’ alto da 5 mesi. Delude l’emissioni di debito del Tesoro francese.

Accolti con favore invece i conti di EBay, che ha nettamente battuto le attese. I titoli del gruppo di aste online balzano del +13,24%.

Oltre il 70% delle societa’ quotate sull’indice S&P500 che ha pubblicato i conti fiscali ha sin qui battuto le attese, ovvero da quando la scorsa settimana Alcoa ha dato il via alla stagione delle trimestrali.

Vola anche la biotech Human Genome, il cui valore e’ di fatto raddoppiato dopo che il gruppo Usa ha rifiutato l’offerta da 2,6 miliardi di dollari messa sul tavolo dal colosso britannico farmaceutico GlaxoSmithKline. Tra i migliori titoli sull’S&P 500 Gilead Sciences, con un rialzo del +12,10% circa.

Le BofA registrano un -1,68% dopo che l’istituto di credito ha annunciato di aver archiviato i primi tre mesi dell’anno con un calo dei profitti pesante, del 68%, ma comunque in nero a $653 milioni. I ricavi complessivi sono stati pari a 22,28 miliardi in ribasso del 17%. Gli analisti puntavano in media su utili pari a 12 centesimi per azione accompagnati da un fatturato di $22,51 miliardi. Da inizio anno l’azione (ticker BAC) ha accumulato guadagni impressionanti: +60%.

Un discorso a parte merita Morgan Stanley: i titoli perdono terreno dopo che la banca ha reso noto di aver perso $103 milioni, ossia 6 centesimi per azione, nel primo trimeste. Nell’analogo periodo 2011 aveva registrato un profitto equivalente a $752 milioni, ovvero 51 centesimi per azione. Il fatturato netto si e’ attestato a $6 miliardi e 940 milioni, rispetto ai $7 miliardi e 570 milioni dell’anno prima.

Sempre dal fronte societario, in luce EBay, dopo che il gigante delle vendite internet ha registrato un aumento delle entrate del +29% a $3,28 miliardi, oltre i $3,2 attesi dagli analisti. Profitti $0,55 per azione, contro i $0,52 stimati.

La Spagna ha collocato titoli di stato a due e cinque anni per un valore di 2,54 miliardi di euro, lievemente al rialzo rispetto all’ammontare preventivato, pari a 2,5 miliardi. Tassi in rialzo al 5,743%, contro il precedente 5,403% di gennaio. Sintesi: bene la domanda, male il costo di finanziamento.

Da parte sua la Francia ha venduto €8 miliardi, con i rischi legati alle elezioni Presidenziali che hanno spinto in rialzo anche qui i rendimenti. L’ammontare venduto è stato pari al massimo desiderato dalla Agence France Tresor.

Sul fronte macro, le vendite di case esistenti hanno segnato a marzo un ribasso del 2,6% dopo il -0,6% di febbraio (dato rivisto). Gli economisti puntavano su un aumento dello 0,7%. L’indice dell’attivita’ manifatturiera Philly Fed e’ sceso a quota 8,5, facendo peggio delle aspettative di 12. Il dato del mese di marzo era stato di 12,5. I nuovi ordini sono calati da 3,3 a 2,7 punti, mentre il prezzo pagato e’ salito da 18,7 a 22,5.

Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono scese di 2 mila unita’, facendo pero’ peggio delle 370.000 previste. La media delle ultime quattro settimane e’ salita poi ai massimi da gennaio. Alle 16 italiane e’ atteso il dato sulle vendite di abitazioni esistenti: le previsioni parlano di un incremento dello 0,7% a 4,62 milioni unita’, rispetto ai 4,59 di febbraio. Indice della Fed di Filadelfia e’ visto a quota 12, dopo i 12,5 di marzo.

Chris Pryce, esperto rating sovrano per Fitch, avverte che l’Olanda rischia di subire un downgrade e perdere cosi’ il rating AAA.

Si avvicina intanto il giorno in cui Moody’s si pronuncerĂ  sul downgrade o meno di ben 114 banche che operano in 16 paesi europei. E nel contempo arriva l’allarme del Fmi, che sottolinea come il deleveraging degli istituti europei rischia di creare una vera e propria tempesta finanziaria in Europa, e non solo.

Occhio all’euro che, dopo essere sceso fino a $1,3070, recupera terreno a quota $1,3134, crescendo sullo yen a JPY 107,19. Rapporto dollaro/yen a JPY 81,60.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio scendono a $102,27 al barile, mentre le quotazioni dell’oro sono in rialzo a $1.641,40 l’oncia.