
Dopo essere partiti sottotono, gli indici azionari americani hanno recuperato quota, archiviando la seduta in territorio positivo. Gli operatori hanno reagito bene alle parole del presidente Barack Obama, intervenuto sulla crisi finanziaria, direttamente dalla Federal Hall di Wall Street. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.22% a 9626, l’S&P500 lo 0.63% a 1049, il Nasdaq lo 0.52% a 2091.
Ad un anno di distanza dal collasso di Lehman Brothers e dallo scoppio della crisi finanziaria sulla scia dei mutui subprime, il presidente Usa si e’ detto determinato a varare nuove regole per i mercati finanziari, affinche’ non si verifichino piu’ eventi come la recente catastrofe che ha messo a serio rischio l’economia globale e originato un tasso di disoccupazione tale da mettere in ginocchio diverse famiglie e aziende.
Obama ha affermato che grazie alle azioni intraprese dal governo, si sta assistendo ad una fase di stabilizzazione che dovrebbe portare alla risoluzione di quella che e’ stata la peggiore crisi dagli anni ’30. Ma che in futuro non si assistera’ piu’ agli eccessi senza controllo che hanno causato il crack mondiale. Precisamente un anno fa il Dow Jones segno’ un crollo di 500 punti in una singola seduta, segnando l’inizio del congelamento della concessione del credito da parte delle banche.
Per il resto, la giornata in borsa non ha visto altri eventi di particolare rilievo. In avvio alcune vendite sui mercati azionari erano state innescate dalle notizie di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, entrambi impegnati a ridurre le importazioni e le esportazioni di pollo e prodotti automobilistici provenienti dall’altro Paese.
Sul fronte societario, sono ancora le news di fusioni ed acquisizioni a tenere banco. Stando a quanto riportato dai media britannici, Deutsch Telekom avrebbe mostrato interesse per la societa’ telecom Sprint Nextel. I titoli di quest’ultima hannop chiuso in rialzo di circa il 10% dopo aver toccato punte del 26% nel preborsa. L’azienda produttrice di cioccolato, Cadbury, ha invece fatto sapere di aver rifiutato l’offerta di Kraft perche’ i soldi messi sul piatto non riflettono il valore reale dell’azienda. Nel settore farmaceutico, Johnson & Johnson e’ in trattative per limare di circa $100 milioni il prezzo di $1.5 miliardi per l’acquisto di Elan, dopo la sentenza di un giudice federale.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico giu’ il petrolio. I futures con consegna ottobre hanno ceduto $0.43 a $68.86 al barile. Sul valutario, l’euro si rafforza nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.4624. In flessione l’oro, con i futures con scadenza dicembre in calo di $5.30 a $1001.10. In ribasso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4060% dal 3.3430% di venerdi’.