Avvio di seduta in progresso per gli indici americani nonostante i deludenti dati macro che hanno confermato la debole fase economica. Gli operatori trovano conforto in mattinata nelle ultime parole del capo della Fed Ben Bernanke che, durante un’intervista rilasciata ai media americani e trasmessa ieri sera, ha confermato che la recessione potrebbe terminare “probabilmente entro la fine dell’anno”.
Bernanke ha espresso un certo ottimismo sul recupero economico che tuttavia non potra’ avvenire “finche’ il sistema finanziario resta in crisi”, sottolineando l’importanza di evitare il fallimento di un altro grosso istituto finanziario nei prossimi mesi.
L’economia continua pero’ a rimanere debole. L’ultimo aggiornamento sull’attivita’ manifatturiera nell’area di New York e’ risultato peggiore delle attese, mentre la produzione industriale ha registrato una nuova contrazione, accompagnata da un tonfo della capacita’ di utilizzazione degli impianti ai minimi assoluti.
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Tra i singoli titoli in movimento, bene il gruppo finanziario britannico Barclays, in buon progresso dopo aver annunciato la possibile vendita del business “iShares” e un avvio positivo nell’anno in corso. L’azione avanza del 15% circa, bene anche Bank of America (+9.20%) e Citigroup (+11%).
Si spingono al rialzo anche JP Morgan
e General Electric
dopo i commenti di Credit Suisse e UBS. Giudizi positivi sono stati espressi anche sul colosso informatico Apple, il cui titolo guadagna terreno nel pre-market.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in netto calo il greggio, dopo la decisione dell’OPEC di non apportare alcun taglio alla produzione giornaliera. I futures con consegna aprile arretrano di $1.55 a $44.70 al barile. Sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3048. In ribasso l’oro a $925.50 l’oncia (-$4.60). Scendono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.9750%.