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WALL STREET POSITIVA, MA SULL’OTTOVOLANTE

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BORSA: WALL STREET IN ALTALENA, HI-TECH TONICO CON DELL/ANSA

Wall Street procede ondivaga, stressata per la terza seduta consecutiva dalle preoccupazioni relative ad ulteriori rialzi dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve dopo i dati superiori alle attese dell’inflazione negli Usa ad aprile. Proprio queste preoccupazioni hanno fatto perdere al Dow Jones 291 punti a partire da mercoledì scorso.

Secondo gli operatori, tuttavia, il nervosismo registrato sul mercato non riflette i fondamentali positivi degli indici stante lo stato di buona salute dei grandi gruppi dell’industria Usa emerso dai risultati trimestrali finora comunicati.

I pesanti ribassi segnati dal comparto energetico e dalle materie prime fanno perdere quota oggi ai titoli del settore energy e dei produttori di metallo: in compenso, a riportare ottimismo tra gli operatori e a sostenere tutto il comparto dell’hi-tech è giunta la trimestrale soddisfacente di Dell (con utili in calo ma secondo le attese degli operatori e vendite in aumento del 6%, a 14,2 miliardi di dollari rispetto al pari periodo dello scorso anno). Il colosso dei computer ha inoltre annunciato di aver terminato il rapporto di esclusiva come fornitore di chip che la legava ad Intel da 22 anni per passare invece ad Advanced Micro Devices.

Come conseguenza, il titolo AMD balza del 9%, a 34,27 dollari, risultando la best performer dello S&P 500, mentre Intel aggiorna i minimi da 52 settimane, attestandosi a 18,13 dollari. Quanto a Dell, avanza di 0,26 dollari, a 24,21 dollari.

Bene anche la big delle catene di abbigliamento Gap che sale di 48 cents, a 18,40 dollari, dopo aver riportato una trimestrale superiore alle attese. Anche un altro grande gruppo di abbigliamento, AnnTaylor Stores, si avvantaggia di risultati trimestrali superiori alle stime e balza di 1,25 dollari, a 38,55 dollari.

I cali del petrolio, sceso sotto i 69 dollari barile, penalizzano il comparto energy: Bj Services, colosso dei provider di servizi alle piattaforme petrolifere, cede il 2,3%, a 33,05 dollari, Noble Corp, attiva nel comparto dell’estrazione di petrolio e gas offshore, è in calo di 45 cents, a 68,19 dollari.

In pesante calo i produttori di materie prime in scia alla giornata-no dell’oro, che registra i maggiori cali nella settimana (-8%) da 23 anni, e in genere delle materie prime: la big del rame Phelps Dodge scivola di 4,64 dollari, a 81,21 dollari, portando al 15% i ribassi segnati nella settimana.

Quando mancano due ore circa al termine delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones sale dello 0,29% (11.160,39 punti), lo S&P 500 avanza dello 0,67% (1.270,23) e il Nasdaq è in progresso dello 0,69% (2.195,38).