Società

WALL STREET POSITIVA, E’ IL MOMENTO DELLA FED

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La seduta procede in denaro al giro di boa (controlla la performance in tempo reale), mentre cresce l’attesa per la decisione sui tassi da parte della Federal Reserve. A far scattare gli acquisti sull’azionario e’ stato il rilascio del dato preliminare sul Prodotto Interno Lordo del primo trimestre che ha evidenziato una crescita leggermente migliore delle attese. Particolarmente positiva e’ stata la componente del deflatore, un indicatore delle pressioni inflazionistiche, avanzato in misura inferiore al consensus. Anche
l’ attivita’ manifatturiera nell’area di Chicago e’ cresciuta in misura maggiore del consensus e alcuni segnali positivi sono emersi dal mercato del lavoro.

Manca ormai poco alla tanto attesa decisione della Banca Centrale sul costo del denaro. Alle 20:15 ora italiana si sapra’ se la Fed operera’ un nuovo taglio al costo del denaro al 2% (ipotesi favorita dal mercato) o confermera’ l’attuale livello. Riflettori puntati anche sul documento ufficiale che accompagnera’ la decisione per valutare il futuro atteggiamento di Bernanke & Co. in termini di politica monetaria. Data la recente impennata dell’inflazione e l’ulteriore indebolimento del dollaro e’ molto probabile infatti che la Fed decida di porre fine alla serie di tagli iniziata lo scorso settembre.

“Il mercato prezza una chance dell’80% di assistere ad un taglio del costo del denaro di un quarto di punto percentuale. Il dollaro continuera’ a rafforzarsi qualora la Fed segnalera’ uno stop delle politica monetaria espansiva. Per molti cio’ potrebbe avere l’effetto di causare un calo dei prezzi delle commodities” afferma James Hyland, analista di Wachovia.

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Sul fronte societario, la banca d’affari Citigroup (C) ha annunciato ieri sera, dopo la chiusura, la vendita di un pacchetto di titoli per un valore di $3 miliardi con l’intento di migliorare il livello dei capitali. Tra le aziende che hanno diffuso le trimestrali in mattinata, sorpresa da General Motors (GM) che ha riportato una perdita inferiore alle attese: il titolo e’ schizzato di oltre il 12%. Risultati migliori delle attese anche per il colosso dei prodotti di largo consumo Procter & Gamble (PG).