Apertura positiva per gli indici azionari Usa. Le voci sulla possibile approvazione del piano di salvataggio entro domani hanno permesso ai listini di liberarsi dalle debolezza originata generata dal deludente annuncio di General Electric (vedi sotto), attutire l’impatto dei cattivi dati macro e riprendere la strada dei rialzi.
Il discorso del presidente degli Stati Uniti George W. Bush in diretta televisiva ieri sera per convincere il Congresso ad approvare il piano di salvataggio, sembra aver allontanato la minaccia di un possibile ritardo nell’accettazione del piano stesso, anche se la situazione resta critica.
Politica e finanza Usa sono in queste ore interconnesse come mai prima, in un complicato e rischioso puzzle tra Casa Bianca, le due campagne elettorali di Barack Obama e John McCain, il Congresso. Subito dopo la chiusura di Wall Street, alle 22:00 ora italiana, si terra’ a Washington l’incontro alla Casa Bianca tra Bush, Obama, McCain e una delegazione bipartisan del Congresso, sollecitato dal presidente.
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Gli operatori non hanno dato particolare peso al forte aumento delle richieste di sussidio da parte dei disoccupati (ai massimi livelli di 7 anni) e al significativo calo degli ordini di beni durevoli, probabilmente a causa dell’evidente stato di rallentamento economico.
A livello socieatrio, brutte notizie dalla conglomerata industriale General Electric: la societa’ ha tagliato l’outlook per il terzo trimestre e annullato il piano di buy-back. Le stime sugli utili sono state riviste al ribasso in un range di $0.43-0.48, il consensus degli analisti e’ pari a 52 centesimi. L’azione arretra del 5.21% nel preborsa.
Tra gli altri titoli in evidenza, Nike ha riportato un calo del 10% dei profitti ma ha battuto le attese del mercato; Research In Motion, sviluppatore della tecnologia Blackberry, riportera’ i risultati trimestrali subito dopo la chiusura. Tra i finanziari avanza +7% Washington Mutual: stando al Wall Street Journal il gruppo avrebbe contattato diversi potenziali acquirenti per l’operazione di takeover.
Sugli altri mercati, scende il petrolio: i futures con consegna novembre segnano un ribasso di $1.13 a $104.60 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in rialzo rispetto al dollaro a quota 1.4712. Arretra l’oro a $890.80 l’oncia (-$4.20). In calo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.78%.
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