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WALL STREET: PIOGGIA DI VENDITE SUL NASDAQ

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Le notizie deludenti su utili e outlook di alcuni gruppi tecnologici hanno messo sotto pressione gli indici azionari Usa. A risentirne in misura maggiore e’ stato il Nasdaq: l’indice hi-tech ha chiuso in rosso per la quinta seduta consecutiva, lasciando sul terreno l’1.97% a 1920. Migliore il bilancio del Dow Jones, arretrato dello 0.45% a 10225.

Oltre al disappunto di oggi sugli utili, sui mercati americani continuano a pesare le preoccupazioni sul rallentamento dell’economia cinese, sulle prospettive di un aumento dei tassi d’interesse e sugli sviluppi delle questioni geopolitiche.

Una nota di ottimismo e’ arrivata, tuttavia, dagli indicatori economici. Nel mese di aprile l’indice della fiducia dei consumatori redatto dall’Universita’ del Michigan si e’ attestato a 94.2 punti, lievemente al di sopra delle stime di mercato (94 punti).

Migliore delle previsioni anche il Chicago PMI, l’indice che misura l’attivita’ manifatturiera nell’area di Chicago. L’indicatore ad aprile si e’ attestato a 63.9 punti, contro i 57.6 punti di marzo e le attese di 61. E a marzo, infine, i dati su reddito personale e spese al consumo Usa sono entrambi cresciuti dello 0,4%. Rivisti al rialzo i dati del mese precedente.

Passando al fronte societario, hanno alimentato il selloff dei tecnologici le trimestrali deludenti di societa’ come Gateway, Ingram Micro, Business Objects e Foundry Networks. Pesante il bilancio di fine giornata per i rispettivi titoli. Utili positivi li hanno invece riportati le aziende della old economy Procter & Gamble e ChevronTexaco.

Delle trenta societa’ che compongono il Dow Jones, le maggiori perdite hanno colpito Disney, Honeywell, Hewlett-Packard, SBC Communications, e Boeing. In progresso le blue chip ExxonMobil, Altria Group, 3M e Pfizer.

A livello di settori, forti vendite su networking, Internet, hardware, software, compagnie aeree e brokeraggio. Bene, invece, farmaceutici, sanita’, oro e petroliferi.

Sugli altri mercati, il dollaro ha ceduto terreno sull’euro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ 1.1973. In progresso l’oro, con il future di consegna a giugno in rialzo di 40 centesimi 387.50 all’oncia.

Le preoccupazioni sugli sviluppi della situazione in Iraq hanno favorito la quotazione del petrolio. Dopo aver superato la soglia dei $38 dollari nell’intraday, il prezzo del greggio in chiusura si e’ attestao a $57.95 al barile (+54 centesimi). In rialzo, infine, i titoli di Stato, con il rendimento sul Treaasury a 10 anni sceso al 4.51% dal 4.55% della chiusura di giovedi’.

30 Aprile 2004 22:34 NEW YORK (ANSA)

(ANSA) – NEW YORK, 30 APR – Si chiude in territorio negativo, con il Nasdaq che perde complessivamente il 5%, la settimana di scambi di Wall Street. Al termine delle contrattazioni, l’indice Dow Jones ha ceduto lo 0,45% a 10.225,57 punti (-0,4% nel mese di aprile) mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno lo 0,60% a 1.107,23 punti e il listino tecnologico l’1,97% a 1.920,15 punti (-3,6% nel mese di aprile).

Malgrado le trimestrali societarie continuino a mostrare una crescita imponente di Corporate America – sino ad ora la media dei profitti ha fatto registrare un balzo del del 27% rispetto al 13% stimato dagli analisti – il mercato azionario non sembra volerne sapere di migliorare le sue performance. A pesare sulla Borsa di New York – forse in maniera ingiustificata – continua ad essere il timore, oramai cronico, di un possibile rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve spinta dal buon andamento dell’economia e dall’incremento dell’inflazione segnalato, proprio ieri, dal risultato del prodotto Interno Lordo statunitense nel primo trimestre del 2004.

Oltre a questa paura – puramente economica – la prima piazza finanziaria mondiale sembra soffrire anche l’evoluzione della situazione irachena. A un anno esatto, sabato 1 maggio, dalla fine della guerra annunciata dal presidente George W. Bush, l’America continua a piangere, giorno dopo giorno, i suoi caduti vedendo ancora lontana la cessazione delle ostilità.

Tornando ai numeri di Borsa, bene si è comportato il titolo Procter & Gamble – avanzato dello 0,3% dopo aver un registrato un utile in crescita del 20% nel trimestre – e l’intero comparto dei petroliferi con Exxon Mobil a guadagnare l’1,5% e ChevronTexaco l’1,3% in coda a trimestrali di tutto rispetto. Tra i titoli in crescita, ancora, la catena di grande distribuzione Winn-Dixie, salita del 2% dopo aver annunciato un piano per l’eliminazione di 10.000 posti di lavoro mentre male si è comportato il comparto hi-tech, appesantito da Cisco (-4,5%), Yahoo! (-7,6%) e Juniper Networks (-4,6%). Male anche il produttore di computer Gateway, da tempo in difficoltà, sceso del 9,6% dopo avere annunciato il taglio di altri 2.000 impieghi dopo i 2.500 annunciati nelle scorse settimane.