Continuano a prevalere le vendite sugli indici americani. I deludenti aggiornamenti macroeconomici hanno offuscato l’ottimismo degli ultimi giorni che aveva permesso ai listini di guadagnare terreno dai recenti minimi. Il ribasso giornaliero e’ il primo delle ultime sei sedute: parte delle vendite sono dunque prese di beneficio, intensificatesi subito dopo il rilascio degli ultimi dati che hanno confermato la fase di recessione per l’economia a stelle e strisce. Le vendite interessano tutti i fronti, soffrono i finanziari mentre i titoli del comparto energetico e minerario risentono del pesante calo delle commodities.
Nell’ultimo mese l’indice ISM manifattueriero ha registrato una contrazione superiore alle attese (simile contrazione e’ stata registrata anche in Cina – al minimo storico, ed in Inghilterra) e la spesa per le costruzioni e’ diminuita in misura superiore al consensus. Si tratta di aggiornamenti allarmanti che confermano la fase di forte rallentamento dell’economia Usa.
Alcune tensioni emergono anche dal fronte retail. Gli operatori stanno ancora metabolizzando gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio nel weekend del “Black Friday”, il giorno dopo Thanksgiving che apre ufficialmente la corsa allo shopping natalizio. Un rapporto diffuso in mattinata dalla National Retail Federation evidenza che gli americani quest’anno hanno speso il 7.2% in piu’ rispetto allo scorso anno ma che oltre il 70% di essi ha concentrato la spesa su oggetti fortemente scontati (fino al 60% del prezzo originale). Inoltre non e’ ancora chiaro se il trend sara’ in grado di reggere nei prossimi giorni, in vista delle festivita’ del Natale e di fine anno.
Nelle prossime ore saranno seguiti con attenzione gli interventi del presidente della Fed Ben Bernanke e del Segretario al Tesoro Usa Henry Paulson (21:00), alla ricerca di qualche segnale che possa fornire maggiori indicazioni sullo stato di salute dell’economia americana.
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Tra i singoli titoli tratta in ribasso il colosso dell’auto General Motors. C’e’ una certa tensione tra gli investitori riguardo alla concessione del prestito ponte da parte del governo per permettere all’azienda di evitare il processo di bancarotta. I manager della casa automobilistica presenteranno nelle prossime ore il programma sull’utilizzo dei fondi.
Nel comparto Internet, notizie contrastate sul gigante media online Yahoo!. Il Sunday Times britannico riporta che Microsoft sarebbe disposta a sborsare $20 miliardi per rilevare il motore di ricerca di Yahoo! ma il noto blog hi-tech americano All Things Digital ha definito la notizia come una “fiction totale”. Il titolo, schizzato +7% nel preborsa, ha invertito rotta ed ora tratta in ribasso del 4% circa.
Tra le news di mergers & acquisitions, riflettori puntati su Mentor, schizzato +89% in seguito all’offerta di acquisto di Johnson & Johnson disposto a pagare $31 per azione ($1.07 miliardi) per rilevare il gruppo.