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Wall Street piatta. Volumi ridicoli, aspettando Bernanke

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New York – Dopo due giorni di rally sostenuto i listini dell’azionario statunitense tirano un po’ il fiato. Gli indici principali della borsa sono contrastati, in cerca di ispirazione in una settimana che sul fronte macroeconomico e monetario entrera’ nel vivo mercoledi’, quando prendera’ il via la due giorni di politica monetaria della Fed. L’S&P 500 e Dow poco variati, Nasdaq cede lo 0,41%.

Al NYSE il volume totale e’ 15-20% sotto la media, rispetto a un giorno notmale di luglio, anzi e’ il volume settimanale piu’ basso per un giorno non semi-festivo. Inoltre, i volumi sul mercato dei futures sono anche peggiori, con i S&P 500 e-mini futures (ES) 30% sotto la media recente.

A deprimere un po’ il morale e’ stata la pubblicazione dell’indice della Fed di Dallas, che si e’ attestato ai minimi da settembre dell’anno scorso a -13,2, contro le attese per un dato di 1,9. E’ da maggio dell’anno scorso che le previsioni non venivano deluse con queste proporzioni. I peggiori livelli del 2009 ora non sono piu’ cosi’ lontandi. La variazione mensile dell’attivita’ aziendale generale e’ calata di 19 punti: il calo piu’ inteso da aprile 2005.

Nei prossimi giorni verranno pubblicati dati chiave per conoscere a che punto si trova la ripresa dell’economia Usa, che ultimamente ha dato segnali allarmanti di rallentamento: in agenda il report occupazionale e l’indice sulla fiducia dei consumatori. Euro sotto pressione sotto $1,2250, materie prime fiacche. Tra i singolti titoli, si distingue in negativo la compagnia farmaceutica Merck, mentre il gruppo di sistemi di rete Cisco Systems si porta in vetta al paniere delle blue chip.

Il primo dovrebbe rimanere oltre la soglia dell’8%, mentre il secondo dovrebbe essere calato ulteriormente nel mese di luglio. Dati deboli dovrebbero lanciare un segnale chiaro al mercato, una maggiore probabilità di intervento da parte della Fed e altre banche centrali globali, per contrastare il periodo di negatività attraverso misure monetarie accomodanti.

L’appuntamento chiave della settimana e’ quello con le banche centrali, che secondo le previsioni degli economisti prenderanno in considerazione un nuovo intervento a sostegno dell’anemica ripresa.

In particolare le scommesse sul fatto che anche la banca centrale statunitense, cosi’ come gia’ deciso da Draghi e la Bce, abbassera’ i tassi interbancari. “Ci stanno pensando”, dice Ward McCarthy, ex economista della Fed di Richmond.

Secondo Morgan Stanley Bernanke e’ con le spalle al muro e fara’ di tutto per uscirne. “La corda sta per finire e stanno cercando di trovare un’ultima soluzione valutando le opzioni a loro disposizione”. Cosi’ dice a Bloomberg Michael Feroli, chief U.S. economist dela banca ed ex economista del board della Fed a Washington. “Nulla e’ da escludere, perche’ proveranno qualsiasi cosa in loro potere”.

La due giorni del comitato di politica monetaria della Federal Reserve, il Federal Open Market Committee, avrĂ  inizio mercoledi’, mentre giovedì tocchera’ anche alla Banca centrale europea annunciare le proprie decisioni in materia di politica monetaria.

Borse europee proseguono in buon rialzo. L’ottimismo su nuovi interventi continua a sostenere il rally iniziato lo scorso giovedì con le parole di Draghi. Il Presidente della Bce ha confermato il completo impegno dell’istituto per garantire la stabilità e l’integrità dell’euro e dell’Eurozona.

Continua nel frattempo la stagione degli utili Usa. Tra le principali societĂ  in giornata: Anadarko Petroleum, Franklin Resources e Eastman Chemical Company.

Sarebbero infondate le voci di un’operazione d’acquisto del social network Twitter da parte del colosso dell’informatica Apple, secondo quanto riferisce a Reuters una fonte a conoscenza della vicenda. O comunque si tratterebbe di un’iniziativa che risale a un mese fa e poi accontonata.

I titoli del gruppo di Cupertino fanno +1,5% dopo aver comunicato vendite record per il suo nuovo sistema operativo. Mountain Lion ha gia’ superato i tre milioni di download in soli quattro giorni, diventando la versione di OS X di maggiore successo nella storia del gruppo fondato da Steve Jobs.

Vira in negativo Microsoft dopo aver giovato del lancio di una nuova tastiera e un mouse wireless progettati per il software Windows 8, sia per tablet, sia per personal computer.

In calo invece i titoli di JPMorgan, dopo che gli analisti di Deutsche Bank hanno rivisto al ribasso il giudizio sul titolo, da “buy” a “hold”, a seguito di un incontro con il chief financial officer della banca.

Dal fronte economico degli Stati Uniti, non sono attesi dati di rilievo.

In ambito valutario, l’euro in calo -0,81% a $1,2233; dollaro/yen -0,36% a $78,15. Euro/yen -1,07% a JPY 95,60.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,39% a $89,78 al barile. Oro -0,09% a $1.621,30 l’oncia. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,53%, in calo di 1,5 punti base.