A meno di due ore dal termine delle contrattazioni a New York, i principali indicatori delle borse americane oscillano senza direzione attorno alla soglia di parita’. Negli Stati Uniti sono intanto aperte le urne per le elezioni presidenziali.
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Gli investitori non amano le incertezze e, forse come non mai nella storia americana, il risultato delle elezioni e’ imprevedibile.
L’ultimo sondaggio, condotto questa mattina alle 9:00 (ora di New York) da Reuters/MSNBC su un campione di 600 elettori, indica il 48% dei voti per candidato democratico, il vicepresidente uscente Al Gore, e il 46% per quello repubblicano, il governatore del Texas George W. Bush.
Il margine di errore di questi sondaggi e’ di circa il 3%, superiore quindi allo scarto percentuale fra i due candidati.
Sui listini in generale tendenza al rialzo per petrolio e servizi correlati, chimica, assicurazioni e cartario.
Segno meno invece per auto, microprocessori, attrezzature per le telecomunicazioni, aerospaziale, finanziari e farmaceutici.