Dopo un avvio poco incoraggiante, i listini azionari americani hanno azzerato le perdite e sono passati in terreno positivo, spinti dai continui ribassi del petrolio. Il Dow Jones cede un marginale 0.02% a 9931. Positivi invece l’S&P 500 che guadagna lo 0.30% a 1111 e soprattutto il nasdaq che mette a segno un +0.61% a 1923.
Per un commento operativo su indici, settori e titoli, vedi
l’aggiornamento
di meta’ sessione, curato da Marco
Bonelli.
In mancanza di altri catalizzatori in gradi di scuotere i mercati, e’ ancora una volta il petrolio a monopolizzare l’attenzione degli operatori. Il prezzo del greggio nel corso della mattinata a New York si e’ spinto al nuovo massimo storico di $55.33 al barile. In questo momento il future con scadenza novembre e’ in netta flessione e perde ben $1.23 a quota $53.70.
L’aumento dei prezzi energetici continua comuqnue a destare preoccupazioni perche’ ha un impatto negativo sui consumi delle famiglie e sugli investimenti delle imprese, e mette in serio pericolo il cammino della ripresa. E ormai alle porte, inoltre, la stagione invernale e i trader temono che l’offerta non riuscira’ a far fronee alla domanda di riscaldamento.
Sul fronte degli utili, hanno riportato risultati peggiori delle attese 3M Company e Delphi Auto. Questa sera, dopo la chiusura delle borse, pubblicheranno i risultati trimestrali i colossi hi-tech IBM e Texas Instruments.
Tra le blue chip del Dow Jones i migliori guadagni li registrano AIG, Pfizer, Walt Disney e Johnson&Johnson. Guidano, invece, la classifica dei peggiori 3M, Boeing, United Tech e Capterpillar. Vedi decine di azioni segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 12 sezioni in tempo reale
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Oggi non sono attesi dai macroeconomici.
Sugli altri mercati, il dollaro e’ ai minimi di sette mesi nei confonti dell’euro. Il cambio tra le due valute e’ di $1.2502. L’oro e’ in lieve ribasso nonostante la debolezza del biglietto verde e perde 40 centesimi a $418. Sono in lieve ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.07% contro il 4.05% della chiusura di venerdi’.