Società

WALL STREET PERDE L’ABBRIVIO E S’INFIACCHISCE

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Dopo una solida dimostrazione di forza per tutta la prima meta’ della seduta, a due ore dalla chiusura Wall Street si e’ infiacchita. I principali indici azionari avevano recuperato bene le perdite seguite alla nuova esplosione di attentati terroristici e alla paura per l’evacuazione forzata della Casa Bianca, ma poi sulla bors Usa hanno cominciato a comparire i sell.

Il Dow Jones guadagna lo 0,14% a 9704, l’S&P500 e’ su dello 0,14% a 1043 e il Nasdaq sale dello 0,50% a 1909 punti (quasi la meta’ rispetto al rialzo della tarda mattinata).

La seduta e’ stata contrassegnata da una nuova tornata di dati economici. Le richieste di sussidi di disoccupazione la settimana scorsa sono calate di 15.000 unita’, a quota 355.000 (gli economisti attendevano un valore di 365.000). Il Leading Indicator (o Superindice), il dato che anticipa lo stato dell’attivita’ economica americana, a ottobre e’ cresciuto dello 0.4% contro il +0,2 stimato dal mercato. E il Philadelphia Fed, l’indice sull’attivita’ manifatturiera dell’area di Philadelphia, a novembre e’ calato a 25,9 punti, un livello migliore di quello previsto dagli analisti.

Buone notizie sono arrivate anche dal fronte societario: nel quarto trimestre fiscale Hewlett-Packard ha registrato un rialzo del fatturato del 10% su base annua, ha battuto le attese del mercato sugli utili e ha alzato le previsioni sulle vendite del prossimo trimestre. Le cifre incoraggianti di ottobre sull’andamento del comparto dei chip diffuse dalla Semiconductor Industry Association hanno poi ulteriormente alimentato il buonumore degli operatori sui titoli hi-tech. Le migliori performance tra le trenta societa’ del Dow Jones le registrano Altria, Microsoft e McDonald’s. Guidano la lista dei peggiori Alcoa e Eastman Kodak, quest’ultima colpita da un giudizio pesante di Deutsche Bank. In rosso anche Hewlett-Packard, nonostante la buona trimestrale (da Target News, in tempo reale per gli abbonati a INSIDER).