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WALL STREET: PARTENZA FRENATA PER GLI INDICI

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Nel giorno delle elezioni di “midterm’ per gli Stati Uniti e alla vigilia delle decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse, i mercati americani iniziano le contrattazioni all’insegna del nervosismo invertendo la rotta dopo due giorni di guadagni.

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L’esito delle elezioni avra’ infatti ripercussioni importanti sia sul fronte della politica internazionale che su quello economico.
Se i repubblicani di Bush avranno la meglio sui democratici, il voto costituira’ un lasciapassare per la guerra contro l’Iraq e velocizzera’ l’adozione di politiche economiche care al presidente USA, quali ad esempio la riduzione delle tasse a favore dei consumatori.

Per quanto riguarda la Fed, il mercato nei giorni scorsi ha messo a segno buoni guadagni proprio scommetendo su un taglio dei tassi e la mossa ormai potrebbe essere gia’ stata scontata dagli indici. Inoltre, con l’avvicinarsi dell’evento potrebbe prevalere tra gli investitori un atteggiamento di cautela. Secondo molti, un nuovo taglio al costo del denaro, vista la debolezza dell’economia emersa con la recente tornata di dati economici, potrebbe rappresentare la spinta giusta per far uscire l’economia da questa fase di stallo. Ieri, i future sui Fed Fund davano al 100% la probabilita’ di un taglio di 25 punti base e al 53% la probabilita’ di una riduzione di 50 punti base.

Sul fronte macroeconomico, atteso alle 16:00 (le 10:00 ora di New York) l’ISM servizi relativo al mese di ottobre.

“Abbiamo avuto un incredibile rialzo dei mercati sull’aspettativa di un taglio dei tassi e adesso mi aspetto una marcia indietro e un calo delle Borse – ha dichiarato Mark Beale, gestore di fondi per New Star Asset Management, citato da Bloomberg.com – la presenza di brutte notizie sul fronte societario potrebbe portare i mercati in calo del 5%-10%”.

E a proprosito di brutte notizie societarie, non sono poche oggi, le indicazioni sconfortanti arrivate dalle aziende e dalle banche d’affari, tra cui l’annuncio da parte del colosso delle infrastrutture chip Applied Material (AMAT – Nasdaq) di prossimo taglio dell’11% della forza lavoro, la convinzione di Lehman che gli investitori stiano sottovalutando la debolezza dei fondamentali delle stesse infrastrutture chip e il ‘downgrade’ di UBS Warburg su un gruppo di titoli di banche regionali (BIX).

Da segnalare poi anche i ‘downgrade’ su colossi come il gruppo Internet Yahoo! (YHOO – Nasdaq), la societa’ software Adobe (ADBE – Nasdaq), il gigante delle carte di credito American Express (AXP – Nyse), il gruppo wireless Nextel (NXTL – Nasdaq) e la societa’ di infrastrutture tlc Tellabs (TLAB – Nyse).

Notizie sconfortanti anche per il settore retail (DJ_RTS – Nasdaq)
visto che la catena di negozi di prodotti elettronici Circuit City (CC – Nyse) ha ridotto le previsioni sugli utili del terzo trimestre. La notizia coinvolge negativamente anche il settore high tech visto che le preoccupazioni sono sulle vendite di prodotti tecnologici.

Tra i titoli che nel preborsa hanno invece mostrato segnali rialzisti, i farmaceutici, con la blue chip del Dow Jones
Merck (MRK – Nyse), in crescita dopo che un giudice della corte federale in Delaware ha appoggiato il diritto di brevetto relativo al suo farmaco per il trattamento dell’osteoporosi Fosamax e Pfizer (PFE – Nyse) in guadagno dopo l’upgrade di Bernstein.

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