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WALL STREET: PARTENZA ACCELERATA, VINCONO I LONG

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Avvio di seduta in buon rialzo per le borse americane, che provano a risollevarsi dopo il brusco scivolone di ieri. Il Dow Jones guadagna alle primissime battute lo 0.84% a 10188 e il Nasdaq lo 0.99% a 1958. Le strategie rialziste hanno la meglio in apertura su quelle degli operatori che continuavano a puntare su un ulteriore ribasso degli indici.

Le paure sulle minacce del terrorismo internazionale oggi hanno ceduto il passo alle buone notizie dal fronte societario. A contribuire all’impostazione postiva dei mercati sono soprattutto le previsioni incoraggianti espresse da 3M sui risultati del primo trimestre e del 2004.

La conglomerata industriale 3M, dopo la chiusura della borsa di lunedi’, ha espresso ottimismo sulla crescita della domanda e sui benefici che derivano dal dollaro debole.

Proseguono, inoltre, intense le operazioni di fusioni e acquisizioni. BancWest, divisione di BNP Paribas, acquisira’ Community First Bankshares per una cifra di circa $1.2 miliardi, offrendo un premio del 15% sul prezzo delle azioni di quest’ultima.

Cattive notizie, tuttavia, dal fronte macro. Nel mese di febbraio i Nuovi Cantieri Edili negli Stati Uniti sono scesi del 4% a quota 1,855 milioni. Gli analisti si aspettavano un valore di 1,940 milioni.

Cresce intanto l’attesa sulla riunione del FOMC, il braccio operativo della Fed, in calendario alle 20:15. Gli operatori prevedono che la Banca Centrale Usa lascera’ i tassi invariati all’1%, ai minimi di 46 anni, ma faranno molta attenzione ai commenti di Greenspan sui progressi della ripresa Usa, in generale, e del mercato del lavoro, in particolare.

Sugli altri mercati, i titoli di Stato Usa sono sostanzialmente invariati rispetto alla chiusura di lunedi’. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 3.77%.

Il dollaro e’ in ribasso nei confronti dell’euro, nonostante l’inatteso calo del sentiment in Germania sull’andamento dell’economia tedesca. Il cambio euro/dollaro nella prima mattinata a New York e’ 1.2331.

Il biglietto verde perde terreno anche nei confronti dello yen (109.48). Pesano le indiscrezioni diffuse da un quotidiano giapponese sulla decisione della Banca del Giappone di non intervenire piu’ sui mercati valutari. La Banca Centrale nipponica nei primi due mesi dell’anno ha venduto una cifra record di 10 mila miliardi di yen.

L’oro e’ in rialzo, a $401 all’oncia, favorito dalla debolezza del dollaro. In lieve ribasso, infine, dopo il rally di lunedi’, il prezzo del petrolio. che si attesta a $37.44 al barile.