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WALL STREET PARTE MALE, MA RECUPERA SUL FINALE

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Grazie all’accelerazione dell’ultima ora di scambi, i listini americani hanno chiuso positivi una seduta particolarmente volatile. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.56% a quota 10552, il Nasdaq e’ salito dello 0.14% a 2129 e lo S&P500 ha messo a segno +0,54 a quota 1189.

Tra gli investitori e’ tornata in voga la tecnica di comprare quando il mercato scende troppo, detta “buy on the dip”. Insomma, quando i ribassisti si fanno un po’ piu’ arroganti, i bulls (tori) rialzano la testa (e i prezzi).

Cio’ e’ dimostrato anche da quallo che e’ successo dietro le quinte di Wall Street. Infatti i soli numeri di chiusura degli indici non dicono un granche’ in questo senso.

Per una ricostruzione di come opera lo smart money a Wall Street, vedi la rubrica Target News, una delle 12 sezioni in tempo reale
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A far scattare gli acquisti, alcune buone notizie dal fronte degli utili. Hanno deluso le attese, invece, i dati sul mercato del lavoro. I sussidi di disoccupazione la settimana scorsa sono saliti di 8000 unita’, anziche’ scendere come atteso dagli analisti.

Va detto che la crescita del costo del greggio non ferma la marcia di Wall Street, che – senza archiviare numeri estremamente brillanti – chiude comunque in rialzo la sua seconda seduta consecutiva ignorando i prezzi dell’oro nero, salito a quota 42,47 dollari al barile. Un effetto positivo lo hanno avuto le voci (vedi Rumors, in INSIDER) relative a una possibile fusione, nel mondo della telefonia cellulare, tra Sprint e Nextel.

Tra i singoli titoli – e non poteva essere diversamente – bene si sono comportati quelli delle telecomunicazioni trascinati dalle due aziende al centro delle indiscrezioni, appunto Nextel e Sprint, le quali sono avanzate, rispettivamente, intorno ai sette punti percentuali e ai sette punti e mezzo percentuali.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
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In rialzo, in campo tecnologico, la produttrice di microchip National Semiconductor cresciuta intorno ai quattro punti e mezzo percentuali dopo avere riportato utili operativi di oltre 60 milioni di dollari nel secondo trimestre fiscale. Ancora tra gli high tech performance solide per Yahoo!, progredita di circa quattro punti percentuali, e di Apple, salita di circa un punto percentuale.

Sempre sul fronte dei rialzi, si segnalano la produttrice di fibre ottiche Ciena cresciuta di circa diciannove punti percentuali dopo avere riportato perdite trimestrali inferiori alle attese e Procter & Gamble avanzata di circa due punti e mezzo percentuali in attesa di numeri trimestrali superiori alle stime. Negativa, infine, la marcia di DreamWorks Animation, scesa intorno ai sette punti percentuali (malgrado una buona trimestrale) dopo avere annunciato lo slittamento a maggio del 2007, dal novembre del 2006, della pellicola Shrek 3′.

Al termine della giornata di contrattazioni sul mercato valutario di New York, l’euro ha toccato quota 1,3318 dollari chiudendo in lieve ribasso rispetto al fixing di mercoledi’ quando si era attestato a 1,3331 dollari.