Apertura in territorio negativo per gli indici azionari Usa. Il Dow Jones arretra dello 0.52% a 13247, l’S&P500 dello 0.64% a 1463, il Nasdaq cede lo 0.80% a 2616. A spingere i listini in ribasso e’ in primo luogo un downgrade emesso su alcune grosse banche americane. Il broker Punk Ziegel ha rivisto al ribasso il giudizio su Bear Stearns (BSC), Goldman Sachs (GS) e Lehman Brothers (LEH) a Sell da Market Perform, citando la recente crisi del credito che potrebbe comportare significativi cambiamenti nelle strategie di business e negli investimenti. I titoli sono in evidente ribasso e potrebbero influire sull’andamento dell’intero comparto.
L’incertezza sullo stato di salute di queste banche d’affari potrebbe spingere gli investitori a riorganizzare il proprio portafoglio puntando su settori diversi da quello finanziario. “Una delle prime regole per l’investimento in titolo azionari e’ sapere cosa si possiede” afferma Barry Ritholtz, responsabile dell’ equity research di Fusion IQ a New York. “Al momento sappiamo ben poco sulle condizioni finanziarie di queste banche”.
Ad aggiungere pressioni sui listini sono anche le dichiarazioni giunte dal Dipartimento del Tesoro Usa per cui il processo di ricostruzione della fiducia sui mercati finanziari sara’ “lungo e lento”. Restano infine intatti i dubbi sull’outlook economico: ieri il comparto manifatturiero ha mostrato il quinto calo consecutivo, il mercato immobiliare non offre ancora alcun segnale di ripresa.
Gli stategists di Goldman Sachs (GS) hanno tagliato le stime sulla crescita degli utili per le societa’ facenti parte dell’indice S&P500 per gli anni 2007 e 2008. Gli analisti di JP Morgan prevedono ulteriori svalutazioni nel quarto trimestre per le banche Goldman Sachs, Morgan Stanley, Merrill Lynch e Lehman Brothers.
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Tra gli altri titoli, soffre il colosso della telefonia mobile Motorola (MOT) in seguito alle inattese dimissioni del Chief Technology Officer. Solo la scorsa settimana la societa’ aveva annunciato un cambiamento nella posizione del CEO. A guadagnare e’ invece il colosso informatico Dell (DELL) che ha annunciato un piano di riacquisto di azioni proprie del valore di $10 miliardi. Il titolo avanza del 2% circa.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio ha ripreso a cedere terreno. Nei primi minuti i futures con consegna gennaio segnano un ribasso di $1.23 a $88.08 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in recupero nei confronti del dollaro a quota 1.4754. L’oro avanza di $6.10 a $800.80 all’oncia. In rialzo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.8640%.
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