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WALL STREET PARTE BENE, OCCHIO AI SEMICONDUTTORI

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Wall Street da’ avvio all’ultima seduta della settimana provando a rimbalzare, dopo la debolezza che ha caratterizzato la sessione di giovedi’.

Gli investitori guardano con favore alle notizie positive provenienti dal fronte macroeconomico e internazionale. Nella sessione potrebbero pesare, tuttavia, alcune notizie poco confortanti relative al settore dei chip, dopo i deludenti risultati preliminari di StMicrolelectronic (STM – Nyse), quarto produttore di chip al mondo.

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A dare una spinta ai mercati e’ stata la comunicazione del dato migliore delle stime relativo al tasso di disoccupazione di marzo , che si e’ attestato al 5,8% contro il 5,9% stimato dal consensus degli analisti di mercato. 108.000 sono stati i posti di lavoro persi, contro i -40.000 attesi.

La notizia e’ stata tuttavia presa bene, dal momento che gli investitori avevano messo in conto uno scenario decisamente peggiore rispetto a quello emerso dall’indicatore. L’effetto sorpresa ha dunque incrementato gli acquisti.

E’ presto tuttavia parlare di miglioramento del quadro congiunturale. L’ultima carrellata di indicatori macroeconomici non si e’ rivelata sicuramente di buon auspicio, portando Steven Roach, capo economista di Morgan Stanley , a dichiarare di essere pessimista sulle prospettive dell’economia mondiale, citando il forte rischio di recessione . “La guerra, l’incertezza e la polmonite atipica rappresentano un mix di fattori pesante per qualsiasi economia”, ha puntualizzato Roach.

Contribuiscono al segno piu’ anche gli ultimi sviluppi della guerra, dopo l’ultimo successo militare delle truppe anglo-americane, che ha visto in primo piano la resa di 2.500 soldati della guardia repubblicana di Saddam. E’ di pochi minuti fa la notizia relativa al ritrovamento, da parte dell’esercito americano delle prime possibili prove dell’esistenza di armi chimiche in Iraq. Nel frattempo gli investitori tornano a sperare in un conflitto breve.

DOLLARO, PETROLIO

A riportare il segno piu’ sui mercati anche la retromarcia del cambio euro/dollaro. Il rapporto e’ stabile a quota $1,07.

Aiuta gli investitori la debolezza del petrolio, che scende al minimo degli ultimi dieci giorni .

TITOLI SOTTO I RIFLETTORI

Sul fronte societario, attenzione alla performance della blue chip del Dow Jones Altria.(MO – Nyse). Lo spettro della bancarotta sembra farsi piu’ concreto, dopo la sentenza che ha condannato l’ex Philip Morris a pagare un onere di $12 miliardi. A picco i bond del gruppo.

Sul Nasdaq, attenzione al titolo software PeopleSoft (PSFT – Nasdaq), che in preborsa ha ceduto il 14%. Il gruppo, dopo la chiusura delle contrattazioni di giovedi’, ha tagliato le stime sugli utili e sul fatturato del primo trimestre del 2003.

E l’allarme lanciato PeopleSoft ha portato la banca d’affari Goldman Sachs a emettere un giudizio negativo sul settore software (GSO). Per il broker, anche altri gruppi del comparto potrebbero registrare un fatturato inferiore alle attese. La banca d’affari ha cosi’ sforbiciato, sulla base di queste premesse, le stime sui risultati del 2003 di Mercure Interactive (MERQ – Nasdaq)

Seduta al rialzo per il titolo della societa’ farmaceutica Pfizer (PFE – Nyse), che si e’ distinta gia’ nel preborsa per la buona performance, dopo i risultati positivi relativi al farmaco Ziprasidone per il trattamento dei disturbi psichici.

DA SEGNALARE

I fondi di investimento che investono principalmente in azioni del mercato americano hanno registrato, nel corso della settimana conclusasi il 2 aprile, un deflusso di capitali di circa $1,6 miliardi . Il dato e’ stato diffuso dalla societa’ di ricerca Trim Tabs.

Per tutti i dettagli sui titoli che stanno movimentando la seduta odierna clicca su WSI TITOLI CALDI, in INSIDER.