Gli indici americani iniziano il terzo trimestre con tono positivo, in una sessione piu’ corta del solito, in vista della ricorrenza dell’Independe Day. Il Dow Jones guadagna lo 0.51% a 11207, l’S&P500 lo 0.41% a 1275, il Nasdaq e’ in progresso dello 0.32% a quota 2179.
Il volume di scambi percio’ e’ piuttosto basso: sia il New York Stock Exchange che il Nasdaq chiuderanno le contrattazioni alle ore 1:00 pm locali, ovvero alle 19:00 ora italiana , mentre il mercato delle commodities e’ chiuso (le contrattazioni riprenderanno regolarmente su tutti i mercati mercoledi’).
Il nuovo trimestre inizia con l’inflazione ancora al centro dell’attenzione, soprattutto in seguito alla decisione della Fed di alzare i tassi d’interesse al 5.25% e alle possibili future strette creditizie che saranno legate all’outlook economico.
Due i dati oggi in calendario, entrambi verranno diffusi alle 16:00 italiane: la spesa per le costruzioni di maggio e il rapporto sull’attivita’ manifatturiera (indice ISM) di giugno. Il dato piu’ importante della settimana verra’ rilasciato venerdi’ prossimo, relativo al rapporto occupazionale dell’ultimo mese.
Sul fronte societario, la scena continuera’ ad essere occupata dal settore dell’auto. Il board della casa automobilistica francese Renault ha in programma un meeting per valutare una possibile partnership internazionale con il colosso General Motors e Nissan.
Anche i dirigenti di Nissan hanno fatto sapere che considereranno la proposta avanzata da Kirk Kerkorian, che attraverso il suo fondo Tracinda possiede il 10% di GM. Inoltre, sono attesi anche i numeri sulle vendite di auto e autocarri del mese di giugno.
Notizie deludenti invece dal settore retail. La societa’ leader del comparto Wal-Mart, a fine settimana ha dichiarato che nel mese di giugno la crescita delle vendite comparate sara’ pari ad un modesto 1.2%, attestandosi al livello piu’ basso del range stimato in precedenza.
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Sul valutario, l’euro e’ stabile rispetto al dollaro a quota $1.2792. In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 5.169%.
