Partenza positiva per gli indici azionari americani. Il Dow Jones avanza dello 0.18% a 13902, l’S&P500 dello 0.30% a 1530, il Nasdaq guadagna lo 0.40% a 2709. I listini estendono i guadagni di ieri originati dalle buone notizie societarie che avevano interessato il colosso dell’auto General Motors (giunto ad un accordo con i sindacati) e la banca d’affari Bear Stearns (in trattative per la vendita di una quota).
I dati diffusi nel preborsa non hanno avuto un rilevante impatto sulle contrattazioni. Il Prodotto Interno Lordo
del secondo trimestre e’ risultato in rialzo del 3.8% dal +4% della lettura precedente; le richieste di sussidio
da parte dei senza lavoro sono risultate in calo, ai minimi livelli da maggio.
C’e’ grande attenzione ora sui numeri relativi alle vendite di case nuove. Gli operatori scommettono su un ulteriore segnale di debolezza dal comparto immobiliare che potrebbe fornire un motivo in piu’ alla Fed per proseguire una politica di tipo accomodante. Nei giorni scorsi gli aggiornamenti macro hanno evidenziato l’ancora complicata situazione del settore delle case, un calo della fiducia dei consumatori ed una contrazione dell’attivita’ manifatturiera.
Passando alla cronaca societaria, a soffrire fin dai minuti iniziali potrebbe essere il colosso aerospaziale Boeing (BA) in seguito alla decisione della compagnia britannica British Airways di sospendere i rapporti commerciali con il gruppo a favore della rivale Airbus. Il focus sara’ incentrato anche sul comparto retail dopo i deludenti risultati fiscali della catena Rite Aid (RAD). Nel settore farmaceutico, riflettori puntati su Novartis (NVS) per via della mancata approvazione da parte della FDA sull’antidolorifico Prexige.
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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio e’ tornato a guadagnare terreno riportandosi sopra la soglia degli $81. Nei primi minuti i futures con consegna novembre sono in rialzo di $1.32 a quota $81.62 al barile.
Sul valutario, l’euro resta tonico nei confronti del dollaro ad un nuovo massimo di $1.4173. In recupero l’oro: i futures con consegna dicembre vengono scambiati a $741.60 all’oncia, in rialzo di $6.10. Scendono infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.628%.