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WALL STREET: ORDINI DI VENDITA SU TUTTI I FRONTI

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Il Dow Jones cala verso quota 9.600, con un ribasso superiore al 2%. Il Nasdaq sfora quota 1.900. Pesa il caso WorldCom. Molto aggressivi gli short.

A trascinare gli indici, sono le difficolta’ del settore energetico e le preoccupazioni degli investitori circa le situazioni contabili delle societa’, che sbucano come funghi una dopo l’altra ad ammettere manovre poco legali sui conti.

Per questo si e’ verificata una massiccia liquidazione, con ordini di vendita insistenti da parte soprattutto degli investitori istituzionali.

Il Dow Jones ha rotto i livelli supporto che avevano tenuto nelle ultime settimane. Fondi comuni, fondi pensione e hedge funds si sono liberati di grossi pacchetti di titoli azionari.

Le maggiori preoccupazioni riguardano, come detto, il malaffare dei principi contabili utilizzati da molte aziende americane. Alcuni commentatori parlano apertamente di ”crisi di sfiducia”, a questo riguardo. La qualita’ del credito e i possibili ”downgrading” sono altri fronti aperti.

A partire dallo scandalo Enron, la sensazione e’ che possano esistere a Wall Street molte altre situazioni simili, con inconfessabili artifici contabili: cio’ che e’ attualmente ”fuori bilancio”, e’ una potenziale bomba a orologeria pronta a esplodere.

Dopo la bufera Enron, guai in vista anche per il conglomerato industriale Tyco International (TYC – Nyse), che cede oltre il 15% nelle contrattazioni, e Williams Cos (WMB – Nyse), che perde oltre il 24%. Entrambe potrebbero non aver misurato accuratamente la crescita dei profitti.
Peraltro Williams, attiva nel gas, ha annunciato che con molta probabilita’ dara’ una trimestrale al di sotto delle attese.

Tyco, inoltre, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, avrebbe sborsato un totale di $20 milioni a uno dei direttori esterni in cambio del suo aiuto nel mettere a segno l’acquisto da $10 miliardi del gruppo di prestiti CIT Group Inc. lo scorso anno

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“Gli investitori sono molto nervosi e si stanno domandando se devono continuare a tenere azioni di societa’ che hanno problemi contabili”, ha dichiarato Diane Garnick, global investment strategist di State Street Global Advisors.

A trascinare in calo il Dow Jones, anche le stime del gigante delle bevande analcoliche Coca-Cola (KO – Nyse), che ha registrato nel quarto trimestre profitti in linea con le attese, ma che ha tagliato le previsioni sugli utili per il 2002.

Nonostante la trimestrale abbia battuto le stime di mercato, il conglomerato Honeywell (HON – Nyse) e’ in calo dopo aver annunciato che nel breve termine incontrera’ alcune difficolta’.

Cede anche il titolo del provider di servizi della comunicazione Level 3 Communications(LVLT – Nasdaq), nonostante abbia superato le stime degli analisti sugli utili.

Non riescono a sostenere gli indici i dati positivi sulla fiducia dei consumatori in gennaio e quello sugli ordini ai beni durevoli , che in dicembre
ha registrato un aumento del 2%, mentre il mercato aspettava un incremento dell’1,8%.

Positive invece le performance dei semiconduttori grazie al colosso dei chip Texas Instruments (TXN – Nyse), che lunedi’ a chiusura dei mercati ha annunciato vendite migliori delle aspettative per il primo trimestre. Merrill Lynch ha prontamente alzato il giudizio sul titolo.

Sulla scia di TXN, guadagnano Xilinx (XLNX – Nasdaq), Vitesse Semiconductor (VTSS – Nasdaq), LSI Logic (LSI – Nyse), STMicroelectronics (STM – Nyse).

Occhi puntati sul colosso farmaceutico Merck & Co. (MRK – Nyse), in forte rialzo dopo aver dichiarato che intende collocare sul mercato parte della sua divisione Medco prima dell’estate 2001 e completare lo spinoff entro 12 mesi.

Bene anche il settore retail dopo che Wal-Mart Store (WMT – Nyse) ha annunciato vendite in crescita per l’ultima settimana.

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