La borsa americana ha chiuso la seduta in positivo, ma una violenta ondata di vendite intervenuta poco dopo il giro di boa ha bruciato l’1,3% di guadagni per il Nasdaq e circa 100 punti per il Dow Jones Industrials Average.
Il Dow Jones a fine seduta e’ salito dello 0,51% a 9.680,01 punti, il Nasdaq Composite chiude in rialzo dello 0,96% a 1.911,90 punti mentre lo S&P 500 finisce in crescita dello 0,48% a 1.038,73.
Da notare che i principali indici azionari americani in mattinata avevano tutti toccato i massimi del 2003. E cio’ proprio nel giorno che coincide con l’anniversario del bottom del mercato Orso (9 ottobre 2002), quando la borsa Usa scivolo’ ai minimi di sei anni (vedi Target News).
Il DJIA ha chiuso comunque ai massimi delle ultime 52 settimane, mentre per lo S&P500 e per il Nasdaq Composite lo scenario e’ tutto dettato da considerazioni di carattere tecnico (vedi Target News).
Il rialzo a Wall Street e’ scattato in mattinata grazie a due fattori: i dati congiunturali positivi (le richieste di sussidio di disoccupazione sono inaspettatamente scese ai minimi da otto mesi) e il ritorno di fiamma del settore Internet, sopratutto per l’ottima trimestrale di Yahoo!, che ha annunciato un raddoppio dei profitti.
Circa i dati macro, le richieste di sussidi di disoccupazione, sono diminuite questa settimana di 23mila unità, a quota 382mila, e l’andamento sembra a questo punto effettivamente indicare una frenata nell’ emorragia di posti di lavoro. L’alta disoccupzione e’ tuttora il maggior handicap sull’efficacia della ripresa Usa.
C’é poi stato l’ effetto-Internet, che ovviamente si e’ riflettuto sulla performance particolarmente positiva del Nasdaq Composite, indice che in mattinata aveva toccato un rialzo del 2,3%.
Yahoo! – il più conosciuto motore di ricerca nel mondo (a cui WSI fornisce le news dagli Usa) – ha guadagnato 3,96 dollari, a 42,75 dollari, dopo aver comunicato che i profitti nel terzo trimestre sono più che raddoppiati, mentre il fatturato ha raggiunto il record storico. YHOO chiude con un rialzo finale superiore al 10%.
Un’altra blue chip dell’internet, EBay, maggiore operatore mondiale nelle aste online, a sua volta ha addirittura eguagliato i record storici toccati nel marzo del 2000, in piena bolla speculativa, con una quotazione di 60,89 dollari (in chiusura $60,25, +3.04%).
Bene tra altri anche il comparto delle vendite al dettaglio. Si mettono in evidenza Wal-Mart, Federated Department Stores (+2.7%) e Sears (+3%). Il tutto, grazie ai risultati molto brillanti delle vendite al dettaglio nel mese di settembre, che in particolare per quanto riguarda Wal-Mart sono aumentate del 6%, al di sopra del livello massimo stimato dalla società.
Fra gli altri titoli, Sonus Networks, che produce apparecchiature per le tlc, guadagna il 6% dopo aver riportato un utile pari a un cent per azione, il primo risultato positivo nella sua storia.
Nel comparto biotecnologico, Genentech ha chiuso in rialzo del 4.10% dopo aver comunicato utili pari a 27 cents per azione (al di sopra delle stime degli analisti). In controtendenza è invece Hulliburton, il big dei servizi petroliferi che a suo tempo aveva avuto ai vertici aziendali Dick Cheney, attuale vicepresidente degli Stati Uniti. Il titolo ha perso il 2% dopo un profit-warning per il terzo trimestre, preannunciando un utile per azione di 27 cents, meno della precedente stima che era di 32 cents.
Male anche Computer Associates, che dopo un’ inchiesta interna sui conti, che ha provocato fra l’altro il licenziamento del direttore finanziario, lascia sul terreno oltre il 10%.
Grande attesa e molti rumors (vedi Target News) sui risultati trimestrali previsti per venerdi’ della blue chip General Electric (-0,23%).