WALL STREET: OCCHI PUNTATI SULL’INCONTRO DELLA FED

di Redazione Wall Street Italia
2 Maggio 2005 22:15

La giornata di borsa a Wall Street si e’ chiusa con gli indici azionari in territorio positivo. Il Dow Jones ha terminato la sessione in rialzo dello 0.58% a 10251, l’S&P ha guadagnato lo 0.46% a 1162, il Nasdaq lo 0.36% a 1928.

La seduta e’ stata caratterizzata dall’elevata volatilita’ del prezzo del petrolio, sotto pressione in mattinata, ma in netto recupero nel finale.

Dopo essere sceso a un minimo di $49.03 al barile, il livello piu’ basso dal 22 febbraio scorso, il prezzo del greggio ha archiviato la sessione in rialzo del 2.4% a $50.92 al barile, vicino ai massimi intraday.

L’attenzione degli operatori e’ ora puntata sul meeting del Fomc, il braccio operativo della Fed, in calendario martedi’ alle 20:15 ora italiana. Le attese sono per un ulteriore incremento sui tassi d’interesse, l’ottavo consecutivo, di un quarto di punto percentuale. Se cio’ si dovesse verificare, il costo del denaro passera’ dal 2.75% attuale al 3%. Sara’ interessante, comunque, valutare le parole contenute nel documento ufficiale del Fomc per avere maggiori ragguagli sullo stato dell’economia americana e sulle probabili mosse di politica monetaria che la Fed potrebbe attuare in futuro.

Sul fronte economico, contrastati i dati diffusi in mattinata. Nel mese di marzo la spesa per le costruzioni negli Stati Uniti ha registrato un incremento dello 0.5%. Il dato si e’ rivelato superiore alle attese degli analisti, che prevedevano in media un aumento dello 0.3%. Sotto le attese, invece, il dato relativo all’Ism manifatturiero, l’indice che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera Usa. L’indicatore si e’ attestato a quota 53.3 (il livello piu’ basso dal luglio 2003) contro il consensus di 55 punti. Il dato e’ risultato inferiore anche ai 55.2 punti registrati nel mese di marzo.

Passando alla cronaca societaria, il colosso assicurativo American International Group e’ avanzato di circa il 5% dopo aver dichiarato che intende far chiarezza sui recenti errori contabili, effettuando una ristesura dei bilanci relativi agli ultimi cinque anni.

In netto progresso anche il titolo della societa’ retail Home Depot, che ha beneficiato dei giudizi molto positivi degli analisti di Smith Barney. A loro giudizio e’ il momento giusto per inserire il titolo in portafoglio.

Tra gli altri titoli del Dow Jones che hanno registrato una buona performance menzioniamo Hewlett-Packard, Procter&Gamble e Wal-Mart. In rosso, Verizon, Citigroup e Walt Disney.

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In ambito di mergers & acquisitions va segnalato un risvolto nella saga per l’acquisizione della societa’ telecom MCI. Verizon ha di nuovo rilanciato l’offerta sul gruppo, nel tentativo di vincere la “battaglia” sulla rivale Qwest Communication. Il valore della proposta d’acquisto ammonta ora a circa $8.44 miliardi; nonostante l’offerta risulti ancora inferiore rispetto a quella di Qwest ($9.7 miliardi), MCI sembra preferirla a quest’ultima. Immediata la risposta di Qwest, che ha dichiarato di non aver piu’ intenzione di proseguire la trattativa.

Ancora in ambito di fusioni, Neiman Marcus Group sara’ acquisito da due societa’ di private equity per circa $5 miliardi.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in leggero ribasso nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2856. In netto ribasso l’oro. Il future con scadenza giugno ha ceduto $5.60 a $430.50 all’oncia. In lieve rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.19% dal 4.20% di venerdi’.

BORSA: SALE WALL STREET, ACCELERA PETROLIO E ATTESA FED

2 Maggio 2005 23:06 NEW YORK (ANSA) – Il petrolio accelera nel finale di seduta con le quotazioni che si riattestano a 51 dollari al barile, e la Borsa statunitense, dopo un prima incertezza,riprende la via dei guadagni: il Dow Jones sale dello 0,58% a 10.251,70 punti, il Nasdaq dello 0,36% a quota 1.928,65 e lo Standard & Poor’s 500 dello 0,46% a 1.162,16 punti. Il mercato resta cauto, nonostante alcune notizie societarie positive come il miglioramento delle previsioni sui profitti di Google, scontando l’attesa per le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. Domani, con tutta probabilità,il Federal Open Market Committee (Fomc) della Fed metterà mano all’ottavo rialzo consecutivo di un quarto di punto portando i tassi di interesse al 3%. Ma l’attenzione è concentrata soprattutto sulla nota che accompagna la comunicazione ufficiale sui tassi per verificare se la Fed continuerà o meno ad alzare con gradualità il costo del denaro. Per quanto l’inflazione americana abbia accelerato il passo,la Fed dovrebbe confermare il suo orientamento prudente, tenuto conto del rallentamento del Pil statunitense nel primo trimestre e dei recenti dati contraddittori sulla congiuntura Usa. A tal proposito, oggi l’indice Ism manifatturiero ha evidenziato un calo ad aprile superiore alle attese attestandosi su 53,3 punti (da 55,2 del mese precedente) contro una stima di 55. Sempre brillante invece il comparto immobiliare, con la spesa edilizia che nel mese di marzo ha segnato una crescita dello 0,5%, alla cifra record di 1,052 migliaia di miliardi di dollari. Quanto all’andamento dei singoli titoli, brilla Google (+1,04% a 222,29 dollari), premiata da previsioni sulla crescita dei profitti che hanno indotto Prudential Equity Group ad alzare le stime sulla quotazione a 284 dollari per azione da 260 dollari della stima precedente. Corre Aig che guadagna il 5,09% a 53,44 dollari. Il colosso assicurativo ha indicato, dopo numerosi rinvii, l’entità della correzione dei conti relativi agli ultimi cinque anni: i bilanci sono risultati gonfiati per 2,7 miliardi di dollari, ossia un miliardo in più di quanto valutato in precedenza. Il titolo Aig aveva accusato pesanti ribassi da quando la Sec e il procuratore generale di New York Elliot Spitzer avevano avviato un’indagine su possibili irregolarità contabili. Tra le tlc, Mci cede il 3,13% a 25,70 dollari dopo che Verizon ha nuovamente rilanciato portando l’offerta d’acquisto a 8,4 miliardi di dollari. La nuova proposta è stata valutata positivamente da Mci che potrebbe quindi bocciare l’offerta più alta presentata da Qwest pari a circa 9,7 miliardi. Si sgonfia quindi l’ondata speculativa e, di riflesso, Verizon perde il 2,32% a 34,97 dollari, mentre la rivale Qwest – che evita tra e cash e titoli un esborso di 10 miliardi – sale dell’1,46% a 3,47 dollari. Nel comparto della grande distribuzione Neiman Marcus,specializzata negli articoli di lusso tra cui prodotti Gucci,perde il 5,45% a 92,96 dollari dopo essere stata ceduta alle società di investimento Texas Pacific e Warburg Pincus per 5,1 miliardi di dollari. L’offerta, secondo il mercato, è troppo bassa rispetto alle potenzialità del gruppo e del titolo. Tra i finanziari, Morgan Stanley perde il 6,14% a 49,39 dollari, dopo che il board ha deciso di confermare nell’incarico Philip Purcell, il discusso presidente e amministratore delegato di cui un gruppo di ex manager avevano chiesto le dimissioni.