Gli indici americani hanno iniziato la settimana contrastati, comunque poco distanti dalla linea di parita’. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.07% a 10899, l’S&P500 ha guadagnato lo 0.12% a 1285, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.11% a 2306.
La prudenza degli operatori e’ giustificata dall’incontro del FOMC sui tassi d’interesse in calendario per domani. Anche se e’ ampiamento atteso un rialzo del costo del denaro di un quarto di punto percentuale, che lo porterebbe al 4.5%, sara’ molto interessante analizzare il linguaggio utilizzato dalla Banca Centrale nel documento ufficiale.
Il dubbio maggiore riguarda la strada che la Federal Reserve intendera’ intraprendere sotto la guida di Ben Bernanke (in carica di presidente dal prossimo 1 febbraio) in materia di politica monetaria.
Intanto, il dato economico comunicato in mattinata ha raffreddato i timori legati all’aumento delle pressioni inflazionistiche. Nel mese di dicembre, l’indice dei prezzi al consumo e’ cresciuto di un modesto 0.1% dopo essere avanzato dello 0.2% nel mese precedente. La spesa personale e’ aumentata dello 0.9%, mentre il reddito ha registrato un incremento dello 0.4%, rispettando le attese degli economisti.
Sul fronte societario si e’ distinto in positivo il colosso petrolifero Exxon Mobil, che ha riportato una crescita del 27% dei profitti trimestrali, guidata dagli elevati prezzi del petrolio e del gas naturale. Il titolo ha chiuso in progresso del 3%.
La societa’ della fotografia, Eastman-Kodak, ex componente del Dow Jones, nel quarto trimestre ha riportato una perdita di $52 milioni, piu’ ristretta rispetto a quella di un anno fa, pari a $59 mln. A pesare maggiormente sul titolo sono state le previsioni per l’intero anno fiscale i cui conti dovrebbero risultare ancora in rosso.
Durante il weekend, il colosso retail Wal-Mart ha annunciato che le vendite comparate del mese di gennaio sono cresciute del 4.7% grazie ad un incremento registrato principalmente nell’area Nordorientale del Paese.
A risultare tra i migliori componenti del Dow Jones e’ anche General Motors, oggi avanzato del 2.23%. Durante la seduta, si sono fatte sempre piu’ insistenti le voci che Citigroup, e la societa’ d’investimento Cerberus Capital Management, potrebbero avanzare un’offerta compresa tra $11.5 e $15 miliardi per il rilevamento di GMAC, il braccio finanziario di General Motors.
Passando al comparto enegetico, il petrolio e’ avanzato di 59 centesimi, chiudendo ai massimi di oltre una settimana a quota $68.35. A spingere al rialzo il prezzo dell’oro nero continuano ad essere le situazioni geopolitiche preoccupanti di Iran e Nigeria. Domani e’ atteso l’incontro dell’OPEC relativo alla quantita’ di output da immettere sul mercato. Le attese sono per una conferma dell’attuale produzione.
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Sugli altri mercati, in progresso l’oro. Il contratto futures con scadenza aprile e’ avanzato di $6.90 a quota $570.60 all’oncia. Stabile l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York, il cambio e’ a quota 1.2083. In progresso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.53% dal 4.50% di venerdi’.