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WALL STREET: OCCHI PUNTATI SUL MEETING DELLA FED

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in denaro, in attesa della decisone della Fed sui tassi di interesse prevista per questo pomeriggio alle 14:15. Le stime sono di un incremento dei tassi di 25 punti base al 2.5%. Iera sera dopo al chiusura, Google (GOOG) ha pubblicato risultati trimestrali superiori alle attese di 13 centesimi per azione. Questa mattina invece hanno pubblicato risultati positivi le societa’ di Boeing (BA), CVS Corp. (CVS) e Rohm & Haas (ROH), fra le altre.

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Al momento, l’indice Dow Jones e’ in denaro di 35 punti a 10587, il Nasdaq è in rialzo di 3 punti a 2072 e l’S&P500 sta guadagnando 2 punti a 1192.
Si stanno distinguendo in positivo i settori linee aeree, energia, software e “utilities”; in ribasso biotecnologia, finanziari, semiconduttori e costruzioni.
Le letture del rapporto “put-call” sono state del 108% alle 10:00 e del 110% alle 11:00.

L’indice VIX si trova al livello di 11.68. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di +400. I volumi sul NYSE sono di 651 milioni di titoli scambiati.

L’indice Dow Jones ha chiuso a quota 10552, meno di 50 punti dall’importante livello di 10600. Il mercato potrebbe essere pronto per una fase di rintracciamento che concluderebbe la sequenza “minimo di reazione – rialzo – rintracciamento”.
Una fase di ritracciamento aveva interrotto il crash del 1987 e lo stesso e’ accaduto nel 2002 e 2003: dai minimi di ottobre 2002 a 7200 a marzo 2003 quando il mercato era sceso da 9000 a 7400. Cio’ sostiene la nostra tesi della sequenza “minimo di reazione – rialzo – ritracciamento”, anche se questa non e’ l’unico scenario possibile.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, abbiamo deciso di aprire una nuova posizione rialzista su F5 Networks (FFIV). Dopo aver pubblicato i risultati trimestrali, il titolo ha scambiato da $46 a $51 ed ha ora rintracciato intorno ai $47 ½. Siamo dell’opinione che a breve possa tornare a $50-$51. Al momento, FFIV sta guadagnando l’1%.

Tra le nostre posizioni, si sta distinguendo in positivo il titolo di YHOO che si trova in denaro del 3.6%. KLAC, TXN, NTAP e AMWD stanno perdendo l’1%, mentre TWP e NVLS si trovano in lettera dello 0.5%. Infine, GILD, NMGA e COH sono pressoche’ invariati,

DA QUI ALLA CHIUSURA:

Questo pomeriggio alle 14:15 sara’ annunciata la decisone della Fed circa i tassi d’interesse.

Questa sera dopo al chiusura, le societa’ di Amazon (AMZN), Allstate (ALL), Tessera Technologies (TSRA) e Mercuri (MERQ) pubblicheranno i risultati trimestrali

Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione, sulla produttivita’ (preliminare), sugli ordinativi industriali e sull’indice ISM non-manifatturiero.

POSIZIONI RIALZISTE:

GILD (APERTA IL 27/9 A $35.80; ATTUALE $33.45; PERF –6.56%)

TWP (APERTA IL 29/9 A $43.65; ATTUALE $48.47; PERF +11.04%)

KLAC (APERTA IL 7/10 A $43.15; ATTUALE $46.57; PERF +7.93%)

TXN (APERTA IL 7/10 A $22.81; ATTUALE $23.32; PERF +2.24%)

NMGA (APERTA IL 23/11 A $68.40; ATTUALE $67.30; PERF –1.61%)

COH (APERTA IL 23/11 A $49.0; ATTUALE $56.27; PERF +14.84%)

NVLS (APERTA IL 3/12 A $29.40; ATTUALE $26.45; PERF –10.03%)

YHOO (APERTA IL 13/12 A $37.65; ATTUALE $36.02; PERF –4.33%)

NTAP (APERTA IL 7/1 A $30.60; ATTUALE $31.87; PERF +4.15%)

AMWD (APERTA IL 19/1 A $45.20; ATTUALE $41.60; PERF –7.96%)

AAPL (APERTA IL 25/1 A $71.10; CHIUSA IL 31/1 A $75.95; PERF +6.82%)

LSI (APERTA IL 26/1 A $5.35; CHIUSA IL 28/1 A $5.91; PERF +9.85%)

FFIV (APERTA IL 2/2 A $46.80; ATTUSLE $47.07; PERF +0.58%)

BORSA: GOOGLE IN VOLO MA INDICI USA FERMI IN ATTESA FED/ANSA

ROMA, 2 feb – L’ effetto-Google sul mercato azionario statunitense oggi in pratica non si è visto, in quanto gli indici sono poco variati, mentre il titolo del primo motore di ricerca Internet ha spiccato il volo, con un rialzo del 12% dopo la più che positiva trimestrale.

Per il resto, il mercato azionario Usa è in attesa delle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve, peraltro a detta degli osservatori ampiamente scontate, in quanto ci si attende un nuovo rialzo al livello del 2,5% sui Fed Funds. La giornata odierna non aveva inoltre in calendario alcun dato congiunturale, di conseguenza ha vissuto più che altro appunto sulle trimestrali societarie.

Google ha spiccato il volo, scambiata fino a 215,85 dollari, vale a dire 23,95 dollari in più rispetto alla chiusura di ieri, dopo aver reso noto che l’ utile netto è cresciuto di sette volte, mentre al netto di alcuni oneri il profitto per azione è stato pari a 92 cents, contro i 77 cents accreditati dagli analisti.

Attualmente, Google ha una capitalizzazione di 58 miliardi di dollari superiore a quella di ben nove società fra le 30 inserite nell’indice Dow Jones. Google sta facendo da traino per altri titoli del comparto Internet, con Yahoo! che sale di 1,29 dollari, a 36,04 dollari, mentre Ask Jeeves è in progresso di 98 cents, a 29,12 dollari.

Fra le società che hanno presentato i conti trimestrali, Boeing guadagna 75 cents, a 51,79 dollari, in quanto l’ utile ha superato le previsioni degli analisti, pari a undici cents per azione – al netto di alcune componenti di natura fiscale – contro i cinque cents attesi.

Fra i tecnologici, in deciso rialzo inoltre Nvidia, numero 1 mondiale nella produzione di semiconduttori per la grafica dei computer, +93 cents a 24,28 dollari. In questo caso, la società ha comunicato che nel quarto trimestre le vendite registreranno una crescita di almeno il 19%, a 560 milioni di dollari, nettamente al di sopra della propria precedente stima, che era di 516 milioni.

Bene anche Adobe Systems, maggiore produttore di software per la grafica, che sale di 2,07 dollari, a 59,97 dollari, in quanto l’ utile nel trimestre in corso sarà di 47-51 cents per azione, mentre le vendite dovrebbero attestarsi almeno su 470 milioni di dollari, al di sopra delle proprie precedenti valutazioni.

Fra gli altri titoli, si segnala in negativo Countrywide Financial, uno dei maggiori operatori nel comparto dei prestiti ipotecari, che perde 1,98 dollari, a 36,05 dollari, come conseguenza del fatto che nel quarto trimestre l’ utile si è attestato su 56 cents per azione contro 81 cents accreditati dagli analisti di Thomson Financial.

Tornando a Google, il forte rialzo del titolo non riesce peraltro a contagiare l’ intero comparto Internet. Al riguardo, la quotazione di Monster Worldwide, maggiore sito di ricerca per le inserzioni relative ai posti di lavoro, perde 2,25 dollari, a 29,25 dollari, in quanto nel trimestre in corso l’ utile dovrebbe risultare pari a 17 cents per azione contro i 18 cents attesi.

Nel comparto media, News Corporation, il Gruppo di Rupert Murdoch che ormai ha preso ‘cittadinanza’ negli Stati Uniti, avanza di 23 cents, a 17,85 dollari, dopo i risultati trimestrali che hanno registrato un utile in crescita a 13 cents per azione da otto cents dell’ anno precedente.

I ricavi si sono attestati su 6,56 miliardi di dollari rispetto a 6,09 miliardi messi in conto dagli analisti. Fra i guadagni più vistosi, detto di Google si segnala la performance di THQ, azienda che produce videogames per conto di Sony e di Microsoft e che guadagna il 22% a 21,04 dollari, in quanto nel terzo trimestre fiscale l’ utile per azione, escludendo alcune voci, è stato di 1,38 dollari contro 1,15 dollari previsti dagli analisti.

Un’ occhiata infine al comportamento del titolo GM, dopo il nulla di fatto nell’ ambito della controversia con Fiat relativa all’ opzione put in possesso della casa torinese. La quotazione é attualmente di 37,5 dollari contro i 36,88 dollari della chiusura di ieri, quindi in leggero progresso.

Attorno alle 18.15 ora italiana l’ indice Dow Jones avanza dello 0,35% a 10.588,89 punti, il Nasdaq composite dello 0,16% a 2.072,02 e lo S&P 500 dello 0,23% a 1.192,15